
Liquami e odori insopportabili nei canali, emergenza ambientale a Bella Farnia. Era già accaduto in passato che i canali di bonifica si riempissero di scarichi ma questa volta la situazione è davvero al limite con una novità ovvero un contenzioso con Acqualatina che getta un’ombra su questo improvviso disagio. Si parla di quasi 150mila euro che la società dell’acqua contesterebbe al consorzio una cifra tutta da rivedere anche in considerazione del fatto che i consorziati sono muniti di pozzi. Comunque l’aria puzza ed i canali sono pieni di liquami a pochi giorni dal ferragosto, quando la frazione, buen retiro dei romani con seconda casa scoppia di gente. Per questo il capogruppo di Moderati per Sabaudia, Salvatore Schintu ha deciso di scrivere al sindaco per chiedere un intervento anche nei confronti di Acqualatina.
“Nella guerra, per il mancato pagamento di bollette – fa sapere il consigliere di minoranza –

Salvatore Schintu
scatenata da Acqualatina contro il Consorzio Bella Farnia Mare, la vittima e’ l’ambiente. Alcuni cittadini hanno segnalato che da ieri sono ricominciati scarichi maleodoranti nei canali di bonifica, con rischi per la falda ed aria irrespirabile. Tutto ciò mentre Acqualatina ha indurito la sua posizione contro il Consorzio. Ora l’intervento tempestivo delle autorità competenti, avvenuto nella giornata odierna, chiarirà se c’è danno alla rete delle acque nere o la crisi e’ stata scatenata dalla chiusura, paventata a più riprese da Acqualatina, del flusso verso il depuratore del consorzio confinante. Un gran pasriccio, insomma.
Quindi, le chiedo la convocazione urgente del consiglio comunale per esaminare i vari aspetti della questione, ricercare
soluzioni di mediazione anche perché se Acqualtina, dal nostro Ente partecipata, può e deve perseguire le azioni giudiziarie tipiche, come i decreti ingiuntivi o quant’altro per ottenere il pagamento delle tariffe, non può assumere comportamenti che possono rivelarsi dannosi per l’ambiente. Tra l’altro potremo discutere, e lei rappresentare nell’assemblea dei sindaci dell’Ato 4 le risultanze, se sia giusto che Acqualatina richieda agli utenti il pagamento della tariffa acqua quando questa non viene fornita dall’acquedotto pubblico ma da pozzi privati. Auspichiamo che accolga celermente la nostra richiesta”. L’emergenza comunque resta rispetto ad una situazione su cui proprio Schintu aveva già scritto circa un mese fa ma evidentemente nessuno ha ritenuto certe segnalazioni una priorità.