Un monitoraggio totale, metro di sabbia dopo metro, quello da poco concluso da capitaneria di porto, polizia locale, polizia di stato e forestale di Terracina in azione sul litorale urbano ed extraurbano. Di nuovo le spiagge, quelle in concessione e quelle rimaste ancora libere, sono tornate sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine che hanno effettuato un controllo a tappeto tutti insieme.
Hanno misurato, chiesto documenti, contato sdraio e ombrelloni, verificato permessi e concessioni. Hanno accertato che sulla sabbia ci fosse soltanto ciò che era stato autorizzato, nemmeno un lettino di più. E, soprattutto, che ci fossero cose effettivamente previste dalla legge. Una verifica a 360 gradi finita nero su bianco in un’informativa inviata alla Procura di Latina. Adesso è il momento dell’attesa.
Certamente, soprattutto alla luce degli avvenimenti accaduti nel recente passato (i sequestri dei lidi comunali dell’agosto dell’anno scorso), il passaggio di marinai, vigili urbani, poliziotti e forestali deve aver suscitato più di qualche tremore anche perché, nonostante le bocche siano tutte cucite, sembra che nell’informativa sia stata evidenziata svariate irregolarità.
Nei giorni scorsi sono scattati già multe e sequestri, soprattutto nel tratto extraurbano del litorale, per capirci zona Badino. In questo caso gli inquirenti si sono imbattuti in noleggiatori che avevano occupato irregolarmente tratti di spiaggia libera con la propria attrezzatura, ancora prima di averla affittata ai bagnanti. Si parlerebbe di un centinaio tra ombrelloni e sdraio confiscate. Ma questa sarebbe la parte meno eclatante della corposa indagine.