Gaeta, differenziata sospetta per il consigliere Matarazzo: “Percentuali oscure sulla raccolta. Si chiarisca la pulizia del torrente Pontone”

Giuseppe Matarazzo
Giuseppe Matarazzo

Non ha avuto risposte, tranne quelle del commissario Iolanda Simona Mottola del proprio partito di appartenenza l’Udc, che di fatto lo scarica considerandolo “non allineato”. Così il consigliere comunale di Gaeta Giuseppe Matarazzo è tornato all’attacco dell’amministrazione comunale e del sindaco Cosmo Mitrano al quale chiede maggiore trasparenza relativamente ai dati sulle percentuali della raccolta differenziata. Dati errati secondo il consigliere, o comunque poco chiari, perchè suscettibili di interpretazioni. Già aveva nelle scorse settimane fatto emergere come nelle stesse percentuali fornite vi fosse il possibile ‘inquinamento’ del calcolo delle percentuali dovuto al trattamento delle enormi quantità di potature derivanti dalle operazioni di taglio di alberi a Montesecco, Calegna, Serapo e via Venezia, con un  18 percento del totale.

"Un tratto del torrente Pontone"
“Un tratto del torrente Pontone”

Ora, a dopare quelle stesse percentuali, il 21,67 percento dell’anno 2013, ci sarebbe la pulizia del torrente Pontone che, secondo Matarazzo, dovrebbe essere di competenza del consorzio di bonifica e non del Comune. Un intervento che però l’amministrazione comunale ha pagato con soldi delle proprie casse, e sul cui affidamento ancora non si conoscono cifre, ditta incaricata e modalità di affidamento, e sul quale sembra che la Regione, secondo il consigliere, non voglia riconoscere il rimborso proprio a causa dell’incopetenza del Comune sul fossato. Ma perchè allora avviene la raccolta? Un quesito al quale Matarazzo non ha ancora avuto risposta.


*L'assessore Vona in un'immagine insieme al sindaco Mitrano*
*L’assessore Vona in un’immagine insieme al sindaco Mitrano*

Ecco il testo della nota: “Sono nella mia qualita’ di consigliere comunale a sottolineare che l’amministrazione Mitrano non ha ritenuto di rispondere ai miei dubbi sollevati sulla problematica della raccolta differenziata.

Infatti prendendo atto dell’omissivo comportamento dell’amministrazione comunale di Gaeta si sottolinea all’opinione pubblica che nella cosiddetta percentuale di raccolta differenziata afferente l’anno 2013, pari al 21,67% e’ compresa anche il cosìddetto rifiuto proveniente dalla pulizia del fossato di Pontone (registrato a marzo 2013) pari a Kg 160.690: il codice del rifiuto individua  terra e roccia da scavo proveniente da attivita’ di scavo privo di sostanze pericolose contaminanti e/o materiale ultroneo ( materiale plastico, macerie, metalli…).
Si chiede all’amministrazione comunale di Gaeta  quale sia l’atto amministrativo che ha legittimato il detto intervento e il relativo contratto di affidamento tenuto conto, salvo errore, che la competenza dovrebbe essere del Consorzio di Bonifica, perche’ sui formulari di identificazione della ditta incaricata il comune di Gaeta viene individuato quale “produttore” del detto rifiuto (parliamo del fossato Pontone) anche perche’ in tal senso sarebbe anche responsabile di cio’ che e’ avvenuto verso la fine dell’anno 2012.
"Rifiuti abbandonati nei pressi del porto commerciale"
“Rifiuti abbandonati nei pressi del porto commerciale”

Dubbi che aumentano, se e’ vero, come riferito dagli uffici comunali, che il detto intervento non e’ stato “rimborsato” dalla Regione Lazio: perchè? Forse perche’ il Comune non era competente?

Quindi si chiede chiarezza sulle tabelle consegnate essendoci confusione anche sotto l’aspetto matematico: perche’ non vi e’ trasparenza? Nel dare la propria disponibilita’ se serve a collaborare a rettificare le somme e le percentuali risulterebbe strano se il silenzio dell’amministrazione comunale continuasse!!!… anche perche’ e’ compito della stessa amministrazione dare risposte certe tenuto conto dell’insoddisfacente servizio unito al gravoso costo che grava sui cittadini di Gaeta”.