Calci e pungi per un bisogno impellente nel centro di Cisterna. Obbligo di firma per due

pipìUn bisognino. L’utilizzo del corso come improvvisata latrina. Sarebbe stata questa la causa scatenante della zuffa scoppiata in centro a Cisterna, sabato sera, e finita con l’intervento dei carabinieri e due arresti.

Almeno così si sono giustificati davanti al giudice del Tribunale di Latina, Luigi Giannantonio, i due arrestati. Antonello D’Angelo si sarebbe messo in un angolo a fare un bisogno e Edoardo Rocchi si sarebbe risentito, passando poi subito a uno scontro a suon di calci e pugni, a cui avrebbero partecipato diverse persone, dileguatesi all’arrivo dei militari.


Il giudice, convalidati gli arresti, ha rimesso Rocchi, difeso dall’avvocato Paolo Zeppieri, in libertà, e disposto per D’Angelo, difeso dagli avvocati Alessandro Paletta e Flaviana Coladarci, il solo obbligo di firma. Poi l’udienza è stata rinviata a ottobre, accogliendo la richiesta di termini a difesa avanzata dai legali degli imputati.