“Sistema Formia”, Aldo Forte e la casa dell’amica

aldo forte 2In un’inchiesta ormai nota alle cronache come “Sistema Formia”, uno spaccato di un sistema secondo gli inquirenti degenere messo in piedi in città, non poteva mancare “Forte il piccolo”. Fino a che il padre Michele è stato sindaco, Aldo Forte era sempre presente ai principali appuntamenti della vita amministrativa formiana. Lui consigliere regionale, il padre numero uno della loro città.

*Il sostituto procuratore Giuseppe Miliano, titolare dell'indagine*
*Il sostituto procuratore Giuseppe Miliano, titolare dell’indagine*

Ora Aldo Forte appunto non compare tra i venti indagati a cui il sostituto procuratore Giuseppe Miliano ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini, ipotizzando la costituzione di un’associazione per delinquere dedita alla corruzione, concussione, abusi e omissioni d’atti d’ufficio, e peculato, un sistema di favori e sgambetti. Il giovane ex consigliere regionale, pronto a raccogliere dal papà il testimone di capo dell’Udc pontino, è però tra quelli che, nella stessa inchiesta sono stati denunciati dai carabinieri. E tutto alla luce di una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali compiute dagli investigatori dell’Arma.


I carabinieri hanno dedicato ad Aldo Forte un fascicolo dell’inchiesta, il numero 21, denunciandolo insieme a Patrizia Giglio, all’ex assessore e attuale consigliere comunale Antonio Di Rocco, al dirigente comunale Roberto Guratti, al padre Michele, e a Benedetto Assaiante, ex vicesindaco e attuale cerimoniere del sindaco Sandro Bartolomeo.

Per i militari, l’ex assessore regionale, insieme a Giglio, Di Rocco e Guratti, si sarebbe reso responsabile di corruzione e omissione d’atti d’ufficio, per il ritardo nel sequestro delle opere abusive realizzate da Giglio, formiana amica di Aldo Forte, facendo sì che i lavori andassero avanti fino ai sigilli fatti apporre all’immobile dalla Procura.

"Antonio Di Rocco"
“Antonio Di Rocco”

Il 23 aprile 2012, i carabinieri hanno intercettato nell’ufficio di Guratti una conversazione tra il dirigente e il consigliere Di Rocco, in cui quest’ultimo dice: Mi ha detto Aldo di dirti se è possibile, che stamattina ci devi parlare un’amica sua, Patrizia Giglio. Se è possibile far slittare il sopralluogo, io, quando viene negli uffici dico stiamo impicciati. Un caso per cui, nell’inchiesta conclusa, risultano però indagati, oltre a Giglio, Assaiante, il tecnico Sergio Spinosa e il tenente dei vigili urbani Luigi D’Elia.

*Lo Smeraldo*
*Lo Smeraldo*

I carabinieri hanno poi denunciato Aldo Forte, insieme al padre Michele, a Di Rocco e a Benedetto Assaiante, sostenendo che i quattro, nonostante ne avesse i requisiti, avevano impedito il rilascio del titolo autorizzatorio alla società Lo Smeraldo a Vindicio.

Infine, i militari hanno sostenuto che “Forte il piccolo” avrebbe ricattato per motivi non chiariti l’imprenditore Anelli, titolare di comunità terapeutiche, tra cui “Insieme” a Formia e SS. Cosma e Damiano. Un aspetto, quest’ultimo, sul quale i carabinieri hanno allegato al fascicolo presentato in Procura l’intercettazione di una telefonata tra Erasmo Picano, attuale consigliere comunale, e Clemente Carta, esponente dell’Udc.

*Clemente Carta*
*Clemente Carta*

Erano le 13 del 21 aprile di due anni fa. I due parlavano dell’intenzione di azzerare la giunta, dei contatindqti in corso con Claudio Fazzone, allora coordinatore del Pdl, e Armando Cusani, presidente della Provincia, per trovare un accordo in tal senso. Poi, però, il discorso si spostava su Aldo Forte. Picano: Gianluca sta inviperito! Non hai capito che c… ha fatto Aldo Forte”. Carta: “Che ha fatto?”. Picano: “E’ andato a ricattare Anelli sopra la montagna là no”. Carta: “Ma che c… stai dicendo?”. Picano: “Ma è successo un casino, perciò Gianluca si è irrigidito. Non hai capito?”. Carta: “Ma questo è scemo?”. Picano: “Questo è un cretino, dice che il padre si è incazzato: ha detto: questo è un imbecille! Hai capito?”. Carta: “Nooo, quello è un ragazzo”. Picano: “Tanto è vero che questo ha detto: ma Aldo lo vuole far fuori al padre? Non hai capito?”. Carta: “Ma è così, quello non guarda in faccia a nessuno”. Picano: “Dice che pure a Priverno ha fatto una storia, dice che Claudio, Aldo gli aveva chiesto di mettere in lista, Michele gli aveva chiesto che si metteva in lista uno dell’Udc a Priverno e Claudio ce l’ha messo, ha detto: tanto uno va bene, dopo di che ha telefonato il figlio e ci voleva mettere il suo autista, è di Priverno l’autista suo?”.

*Erasmo Picano*
*Erasmo Picano*

Carta: “Ma ti rendi conto?”. Picano: “Dice che ha cambiato la cosa è il padre si è incazzato come una bestia, ha detto: a me di mio padre…Ma tu hai capito questo che c…combina? Io non lo so!”.

Giova ribadirlo, nell’inchiesta appena conclusa Aldo Forte non è tra gli indagati. Lui è stato solo denunciato dai carabinieri e sulla sua posizione non sono ancora note le scelte della magistratura. Dall’informativa dei militari dell’Arma e dalle intercettazioni emerge al momento soltanto un ulteriore tassello dei rapporti tra i politici di Formia.

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