
“Mi auguro che il sindaco e la giunta indicano il lutto cittadino come manifestazione di orgoglio per i due operai morti nell’incidente avvenuto alla Kyklos”.
Il capogruppo di Sel, Prc e Primavera Apriliana interviene sull’incidente alla Kyklos per imprimere una svolta concreta non soltanto alle morti bianche, ma anche alle minimizzazioni della politica nei confronti di alcune realtà apriliane che provocano disagi alla popolazione.
“Le manifestazioni di solidarietà per la morte di due operai alla Kyklos debbono chiaramente essere seguite da atti concreti, ma la condanna unanime della città deve trovare una giusta risposta. La morte di due lavoratori non può passare invano. In questi anni le lotte dei cittadini si sono infrante contro il muro alzato dai poteri forti, ma sulla solidità di quei muri molto hanno giocato i silenzi, le connivenze e le convenienze di chi ci ha governato e ci governa. Quanto accaduto lunedì mattina deve segnare un punto di non ritorno: il rispetto delle regole e l’obbligo della verità non possono cancellare quelle due morti, certamente, ma che da oggi in poi rappresentino un metodo di condotta per rispettare anche chi vicino a quello stabilimento ci vive sono condizioni imprescindibili per garantire l’incolumità e la sicurezza di chi abita in quel territorio. Con questo non si vuole accusare nessuno, ma la verifica delle norme di sicurezza all’interno del sito è a carico della società e far passare i lavoratori unici responsabili prima di aver atteso la chiusura delle indagini. I residenti da anni chiedono il rispetto delle norme perché vivere a contatto con uno stabilimento le cui emissioni odorigene rendono impraticabile l’area è impossibile”.
Porcelli suggerisce all’assessore Lombardi di “rivedere con obiettività la sua posizione in materia assunta negli ultimi anni e venire a relazionare in consiglio comunale – con serenità – su quanto è accaduto senza dimenticare quando era sulle barricate a contestare l’arrivo della Turbogas”.