Dolciaria di Aprilia, Sindacati in cerca di soluzioni per la revoca dello sciopero. Nessun accordo con la società

dolciariaLe OO.SS. territoriali FAI-CISL e UILA-UIL di Roma, nelle persone rispettivamente di Stefano Passamonti e Massimo Persiani, a seguito dell’incontro con la DOLCIARIA S.R.L. avvenuto in data odierna, con la finalità da parte aziendale di ottenere la revoca dello sciopero proclamato per le giornate 28-29-30 luglio 2014, ed indetto a seguito del mancato pagamento delle retribuzioni dal mese di aprile u.s. ad oggi, precisano che tale richiesta di revoca è stata rigettata in quanto, allo stato attuale, la proposta aziendale appare del tutto insoddisfacente, limitandosi a prevedere il pagamento della sola mensilità di aprile (50% entro il 29 luglio p.v., e la restante parte entro il 4 agosto p.v.).

Tale proposta, oltretutto non accompagnata da un piano aziendale più organico, non è in grado di fornire alcuna garanzia in merito al pagamento del restante ancora dovuto (mensilità di maggio, giugno, luglio e 14esima).


Ci troviamo di fronte ad una situazione di grave incertezza imprenditoriale, considerato il persistere della mancanza di materia prima, circostanza che impedisce lo svolgimento di una regolare attività produttiva, e le difficoltà nell’onorare gli impegni nei confronti delle società che erogano i servizi (utenze), il che non può che alimentare le incertezze sul futuro e le preoccupazione delle OO.SS. Senza dimenticare che, all’incontro di oggi, ci è stato confermato quanto già preannunciato a mezzo lettera, ed in palese contrasto con le dichiarazioni rilasciate nel precedente incontro con le OO.SS. del 1 luglio u.s., ovvero l’intenzione aziendale di dare applicazione all’art. 17 della legge 223/91, dando così spazio al reintegro disposto dal giudice delle 19 unità precedentemente licenziate, ma contemporaneamente anche al contestuale licenziamento di altri 19 lavoratori.

Le scriventi OO.SS., rimarcando l’estrema gravità e preoccupazione per la situazione attualmente in essere, ribadiscono tuttavia la propria disponibilità, a fronte di una reale e comprovata volontà aziendale, all’apertura di un confronto serio che sia finalizzato alla ricerca di strumenti alternativi a quelli proposti, con l’obiettivo di trovare soluzioni per garantire il pagamento di tutte le pendenze esistenti, scongiurare ulteriori licenziamenti e consentire una ripresa su basi solide e durature dell’attività produttiva.

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