Ludopatia dilagante a Terracina, lo SPI/CGIL chiede all’amministrazione un regolamento ad hoc

slotUn regolamento ad hoc per contrastare la ludopatia oramai dilagante anche nel territorio di Terracina. Non passa quasi giorno che, al posto di un’attività commerciale, magari anche storica, non spuntino come funghi locali di slot machine e altri giochi simili. E’ quello che intende chiedere lo SPI/CGIL Lega di Terracina- Fondi che ritorna sull’argomento e si rivolge all’amministrazione comunale affinché si attivi “con la stesura e approvazione di un regolamento ad hoc onde contrastare questo devastante fenomeno che nella nostra città ha trovato terreno fertile e che ci pone ai primissimi posti nella provincia. Tale richiesta viene estesa all’intero Consiglio Comunale visto l’interesse generale riguardante tutti i cittadini indistintamente”.

Richiesta già anticipata lo scorso 20 giugno all’assessore di competenza Tintari durante la Festa del Tesseramento SPI/CGIL 2014.


“Riportiamo ancora una volta in modo sintetico, ma chiaro, alcuni dati a dir poco molto allarmanti- scrive il segretario Lino Bucci-Tra i 94 ed i 98 miliardi di euro raccolti dal gioco d’azzardo in un anno; 500.000 slot machine attive in 161.252 locali (una ogni 150 abitanti !!!); oltre due miliardi di gratta e vinci venduti  nel 2013; solo 275 biglietti su 30.000.000 vincono somme superiori ai 1.000 euro; una possibilità su 622.614.630 di fare 6 al Superenalotto; il 60% degli over 65 gioca al Gratta e Vinci, Lotto e Superenalotto spendendo in media 3.200 euro l’anno; 800.000 ragazzi tra i 10 ed i 17 anni giocano d’azzardo mentre 400.000 bambini tra i 7 ed i 9 anni hanno già speso qualche euro per lotterie e bingo; i costi sanitari diretti ed indiretti superano le tasse che lo Stato incassa”.

“Davanti a questi numeri un’amministrazione comunale che intende tutelare la salute e la qualità di vita dei propri cittadini deve, nella scaletta delle problematiche, inserire la “ludopatia” nelle primissime posizioni.
Questi sono i motivi ed i numeri per cui chiediamo fortemente un regolamento ad hoc ,così come già adottato da altri Comuni, che quantomeno preveda: accesso di minori nelle sale giochi; orari ben definiti di apertura e chiusura delle sale giochi; ordine con eventuali sanzioni pesanti per i trasgressori; agevolazioni fiscali per quelle attività commerciali che non installano macchinette slot e per coloro che le dismettono; distanza evidenti delle stesse dai luoghi sensibili quali scuole, chiese, ospedale ecc. ecc.; divieto di pubblicità diretta ed indiretta; formazione ed informazione particolarmente nelle scuole di ogni ordine e grado”.

“Per tutto il resto-conclude la nota stampa- suggeriamo la lettura del testo del regolamento approvato dal consiglio comunale di Genova che a nostro modestissimo parere è tra i migliori in termini di contenuti e chiarezza”.