Terracina, giovane ingegnere vince i Mondiali di Bioarchitettura con la ‘casa solare’

Il team vincitore
Il team vincitore

Da Terracina al tetto del mondo in Bioarchitettura, passando per Versailles. Ne ha fatta di strada Ugo Carusi, 28enne di Terracina laureato in Ingegneria Civile, specializzato in Strutture antisismiche, fresco di vittoria del ‘Solar Decathlon Europe 2014’, ovvero i Mondiali di Bioarchitettura.

Ugo Carusi è stato il project engineer di una squadra di 50 elementi tra studenti, ricercatori e professori di Architettura, Ingegneria ed Economia dell’Università di Roma Tre che ha partecipato alla prestigiosissima competizione e che ha visto sfidarsi a colpi di prototipi di ‘case solari’ tantissime università da tutto il mondo, dall’America all’Asia all’Europa. Quello di Roma Tre è stato l’unico progetto italiano a essere selezionato tra centinaia di altri lavori partecipanti, arrivando alla finalissima di Versailles dal 27 giugno al 12 luglio. In tutto 20 finalisti, tantissimi giovani, che hanno avuto all’incirca un mese di tempo per realizzare una sorta di villaggio solare con 20 prototipi di abitazioni totalmente ecosostenibili.


Il prototipo della casa solare
Il prototipo della casa solare

‘RhOME for denCity’ è il nome della casa solare del team italiano, “un progetto di quartiere su scala urbana pensato per riqualificare il parco di Tor Fiscale a Roma, ma è un modello che può essere applicato in qualsiasi altra realtà urbana degradata” ci spiega Ugo Carusi, e dalla sua voce traspare tutto l’orgoglio di chi sa bene di aver contribuito in maniera fattiva alla realizzazione di un sogno, il suo sogno inseguito da un anno e mezzo come ricercatore volontario.

Uno scorcio interno della casa
Uno scorcio interno della casa

Un concentrato di efficienza energetica, innovazione, sostenibilità e design, la casa solare del Dipartimento di Architettura di Roma Tre ha sbaragliato in volata Germania, Cile, Olanda, Francia e Stati Uniti che avevano guadagnato riconoscimenti importanti nelle 10 prove previste dal ‘Solar Decathlon Europe 2014′. Il risultato di mesi di duro lavoro, ma soprattutto della passione di tutta la squadra che ha puntato a un obiettivo preciso: realizzare un’abitazione che possa funzionare davvero, che non resti soltanto sulla carta ma che venga fuori dal progetto e diventi possibilità concreta, alternativa alla bruttezza e all’ abusivismo dilaganti nelle città.

Cantiere
Cantiere

E a quanto pare la casa solare di Ugo e dei suoi compagni d’avventura può davvero passare dal prototipo alla realtà se è riuscita a convincere la giuria di super esperti che hanno assegnato a  ‘RhOME for denCity’ il primo premio in assoluto delle olimpiadi. Grazie a una casa trasportabile in treno, conveniente e minimale, realizzata in legno certificato a basso impatto ambientale; 65 metri quadrati di comfort e tecnologie applicate, dotate di illuminazione naturale e artificiale di avanguardia, con una forte attenzione alla qualità dell’aria interna per garantire il massimo comfort e la massima salubrità. Una casa architettonicamente bella, pensata per mettere assieme sobrietà ecologica e qualità del design. Costo: circa 1.032 euro per metro quadrato, ideale per i quartieri popolari.

Interno della casa
Interno della casa

Abbiamo chiesto a Ugo Carusi, che aveva partecipato già alla precedente edizione,  in cosa sia consistito il primo premio. Una risatina e poi “Il prestigio…”. Eh sì, quel prestigio che fa curriculum per i tantissimi cervelli buoni in giro per l’Italia.

Il team vincente
Il team vincente

Finita questa esperienza, Ugo è in cerca di lavoro. Perché in Italia va così: vinci l’Oscar per la Bioarchitettura e il giorno dopo sei a spasso. Ma per un cervello così, siamo certi che la ‘vacanza’ durerà molto poco.