Sgombro di via Respighi, il partito di Rifondazione comunista: “E’ inumano”

“Esiste qualcosa che va al di là di tutto, un limite che non si può oltrepassare, perché nel momento in cui si oltrepassa, non c’è più civiltà”. Esordisce così  la segreteria del circolo “Rosario La Noce” del partito della Rifondazione Comunista, esprimendo delle considerazioni in merito al recente intervento per sfrattare le famiglie che risiedevano in via Respighi a Latina.

“Il limite a cui facciamo riferimento – specifica ancora il Prc – non è un recinto, una demarcazione, uno steccato che limita una proprietà, è invece quello posto dalla natura ed ‘affinato’ dalla società: un uomo per vivere ha bisogno di un riparo e di un sostentamento. Esiste un primato dell’essere umano sulle cose. Nel momento in cui questo piano si ribalta, allora si apre l’abisso, non esiste più una ragione di essere e di esistere, perché si vale meno di un oggetto, di un mobile o di un immobile… Dobbiamo come società civile batterci perché si arresti questa deriva, non può esserci giustizia quando gli uomini vengono spinti sull’orlo di questo abisso, e non c’è più traccia di civiltà alcuna. Questo abbiamo scelto di fare come PRC: restare umani”.


Ed entrato più propriamente nell’argomento per il quale sta intervenendo il circolo “Rosario La Noce” sottolinea: “Lo sgombro della palazzina di via Respighi è inumano, ed è ingiusto non essersi fatto carico come amministrazione comunale di risolvere questa situazione. Cerchiamo di non dare a questi sfollati un’effimera ribalta, ma impegniamoci a trovare delle soluzioni immediate ai loro problemi. Siamo disponibili a partecipare ai tavoli istituzionali che certamente si apriranno nei prossimi giorni, se alle parole del sindaco seguiranno i fatti”.

 

 

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