
Un violento incendio è divampato questa notte, poco dopo l’una all’esterno di Palazzo Mazzoni a Sabaudia. Le fiamme sono state appiccate ai cassonetti dell’immondizia posizionati sul retro dell’ex ufficio postale proprio sotto la scala. I danni, sono davvero ingenti. Le fiamme hanno letteralmente squagliato non solo i contenitori dei rifiuti ma anche la parete danneggiando irrimediabilmente le tessere blu che si sono distaccate. Questa mattina i ragazzi della biblioteca insieme alla responsabile del settore cultura, la dottoressa Daniela Carfagna, hanno raccolto le tessere rimaste intatte, solo per conservarle a memoria di ciò che è stato distrutto, in pochi minuti.
L’atto vandalico comunque è stato studiato ad arte dato che la videosorveglianza sul retro del palazzo è stata danneggiata. Circa due mesi fa la stessa sorte era toccata all’impianto illuminotecnico progettato da Vittorio Storaro. Ora i fari sono stati alzati proprio per evitare che qualcuno tenti nuovamente di staccarli. Tra i cittadini questa mattina c’era sbigottimento ma anche molta rabbia. L’opinione più comune è che gli autori dell’incendio come di qualsiasi atto vandalico vadano pizzicati e poi obbligati a pagare i danni provocati. Forse la richiesta risarcimento danni è l’unica soluzione per evitare che certe cose accadano in una città dove le scorribande notturne sono sempre più frequenti. Sul posto, questa mattina c’erano anche carabinieri e polizia locale. L’unico appello possibile è quello da rivolgere a chi sa o ha visto qualcosa, affinchè da bravo cittadino segnali alle autorità competenti chi si è reso responsabile di un simile gesto.