A processo per il ‘falso’ verbale, assolto il comandante della Municipale di Monte San Biagio

*Il Tribunale di Terracina*
*Il Tribunale di Terracina*

Piena assoluzione e (almeno in primo grado) parola fine su una vicenda che si protraeva da anni: il comandante della Municipale di Monte San Biagio, Aldo Filippi, non aveva stilato alcun verbale farlocco, come invece contestato dalla presunta parte lesa. Il ‘falso’, un’unica consonante sbagliata su un verbale, era un semplice errore di battitura.

Dopo numerosi rinvii ed un’infornata di testi e documenti, la riabilitazione in sede giudiziaria del pubblico ufficiale è avvenuta nella mattinata di ieri, quando il Tribunale di Terracina, collegio presieduto dal giudice Alfonso Piccialli, lo ha assolto perché il fatto non sussiste. Insomma, Filippi non aveva fatto nulla. Tesi del resto strenuamente sostenuta sin dall’inizio da quest’ultimo, assistito dall’avvocato Massimo Basile.


Nella piena convinzione d’essere nel giusto, deciso a sgombrare ogni dubbio, il comandante Filippi aveva anche rinunciato alla sopravvenuta prescrizione.

*Massimo Basile*
*L’avvocato Massimo Basile*

Nel frattempo, visto il procedimento pendente, al pubblico ufficiale era stato sospeso l’avanzamento nell’ambito dell’organigramma del Comune, riconosciuto dopo anni di stop dall’amministrazione uscente solo poco prima dei saluti. E non solo. Con l’ombra del sospetto, come da prassi, Filippi si era visto ‘congelare’ pure il titolo di Cavaliere del Lavoro, a suo tempo assegnatogli per meriti sul campo.

Tutto era iniziato nel 2006, in concomitanza col sequestro di un terreno gravato da usi civici situato nella frazione di Vallemarina ed occupato da un uomo del posto, che venne contestualmente denunciato.

La contestazione di parte dell’operato del comandante Filippi era legata al verbale con descrizione dello stato dei luoghi redatto nell’occasione: una ‘e’ al posto di una ‘o’ nell’indicazione di piante ed alberi presenti, il significato del periodo che cambia sottilmente, ed ecco arrivare la denuncia per una presunta falsificazione e il conseguente processo appena terminato a favore dell’ufficiale. Che da qui a breve potrà tornare nel ‘club’ dei Cavalieri.