Il Partito Democratico e le altre forze del centrosinistra hanno posto un argine alla privatizzazione della Multiservizi con una mozione approvata dal Consiglio Comunale. Il giudizio del Pd sulla questione Multiservizi rimane comunque negativo. “Incomprensibile la posizione sul settore tecnologico per il quale viene prevista una lenta e progressiva agonia con la decisione di non investire più in questo settore ed attendere lo svuotamento con il pensionamento dei dipendenti oggi addetti a questo servizio per il ritorno della funzione al settore pubblico”, spiega il segretario Alessandro Mammucari. “Incomprensibile l’idea di gestire nel prossimi anni un settore importante dell’amministrazione comunale con la prospettiva del logoramento aziendale, senza prevedere gli appositi investimenti nelle attrezzature e nella formazione del personale”.
Secondo Mammucari, “Terra delibera il dea profundis di gran parte dell’ultimo ente strumentale senza aver capito che il fallimento è stato nel tempo i compensi pagati ai vari consigli di amministrazioni e collegi sindacali succedutesi nel tempo (oltre 70.000 mila euro l’anno), nel non aver investito nella giusta misura in un settore, quello del tecnologico, centrale per il funzionamento della pubblica amministrazione, nel non aver controllato fin dall’inizio le perdite d’esercizio e i mancati pagamenti dei contributi da parte dell’azienda, ricordando che è stato il 2004 l’anno peggiore per l’azienda con una perdita superiore ai 2.000.000 di euro, anno in cui l’attuale sindaco era all’interno della giunta comunale”.
