Non è una visione strettamente locale o provinciale quella che hanno gli operai della Sapa, che dal 19 luglio rimarranno senza lavoro salvo interventi in extremis ovvero quello che da settimane si chiede, prima di tutto alle istituzioni. Il tempo della solidarietà è finito, quelle che serve sono i fatti. Una visione amplia, dicevamo, a livello nazionale quella che hanno i lavoratori e lo si capisce bene dai contenuti del documento unitario stilato oggi dopo l’assemblea tenutasi in fabbrica. Ci sono i numeri di chi aderisce, ci sono le intenzioni, i lavoratori sanno quale direzione percorrere e sanno che la vicenda Sapa è l’ennesimo tassello, la tessera di un puzzle rispetto a quello che è il disfacimento delle aziende a livello nazionale. E tornano a ribadirlo, quella della Sapa è una battaglia di tutti, un emblema da spostare sul piano nazionale. E forse è proprio questo ciò che si farà nei prossimi giorni, nella corsa contro il tempo verso i licenziamenti.
“In data 11 Luglio 2014 – si legge nel documento unitario stilato dagli operai – si è svolta l’assemblea dei lavoratori presso la sala mensa dello stabilimento del sito di Sapa Fossanova. L’assemblea si è aperta in risposta a quanti dicono che all’interno delle maestranze alberghi l’ombra del dubbio. All’appello sono presenti 106 persone sulle 117 che hanno aderito all’assemblea sindacale permanente. Delle persone mancanti 8 sono impegnate sul turno di notte per mantenere il presidio e 3 hanno giustificato la loro assenza. Presenti solamente le sigle sindacali Fiom e Uilm con i rispettivi segretari provinciali Tiziano Maronna e Roberto Caccavello”. I lavoratori mettono quindi i puntini sulle “i” rispetto alle adesioni, a presunti dissidi interni che non esistono ed alle sigle sindacali che restano nell’azienda, quelle “accettate” e quindi riconosciute dagli operai.
“L’assemblea all’unanimità, dopo l’atteggiamento – si legge ancora nel documento – mostrato dall’azienda di puro disinteresse e arroganza nei confronti sia di un territorio martoriato che di istituzioni troppo spesso distratte e impotenti, ha deciso di mantenere con fermezza il presidio dello stabilimento tramite assemblea permanente. Respingiamo al mittente qualsiasi proposta che preveda come conclusione la pura cessazione delle attività”. L’alternativa sarebbe la cassa integrazione per crisi, che tuttavia non è stata accettata dall’azienda durante l’incontro al Mise. Poi, gli operai, spostano la battaglia intrapresa su un altro piano, attraverso un’analisi che riguarda l’Italia.
“Invitiamo dunque le Istituzioni – si legge ancora – a sollecitare un proficuo confronto che coinvolga l’intero gruppo Sapa Italia, convinti che quello della chiusura di Fossanova, dopo nemmeno un anno dalla Joint Venture, sia solo il primo tassello di un piano di disfacimento industriale a livello nazionale. Quello che chiediamo alle Istituzioni, diversamente da tutte le altre vertenze, non è il tipo di ammortizzatore migliore ma di stare effettivamente al nostro fianco in questa battaglia. Come l’azienda, ci appelliamo all’articolo 41, che nel capoverso dice “l’iniziativa economica privata è libera” ma, nella restante parte sottolinea che ‘non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana’.

e Tiziano Maronna
oggi fuori dalla Sapa
E c’è una cosa, soprattutto che non può essere lesa e cioè la dignità di ogni lavoratore. Gli operai lo ha messo per iscritto ma a leggere certe parole si ha la sensazione che siano quasi gridate, dichiarazioni ad alta voce rivolte alle istituzioni interessate affinchè non si accontentino di soluzioni che siano specchietti per allodole. “Questa assemblea – si prosegue nel documento – si sente lesa fortemente sia per ciò che riguarda la sicurezza del suo futuro sia, nella libertà che può definirsi piena solo nel caso in cui non vengano violati i diritti inalienabili dell’uomo. Soprattutto, questa assemblea si sente offesa, poiché la dignità in questa vertenza l’abbiamo dovuta mettere da parte sin dal primo giorno: licenziati al rientro dalla festa del 1° Maggio, per la precisione il giorno 5, stesso giorno in cui l’azienda aveva promosso un’iniziativa per migliorare l’housekeeping di stabilimento. Dignità oltremodo oltraggiata il giorno 7 Luglio con la chiusura dei cancelli senza preavviso e nel pieno della trattativa (prima della scadenza del 75° giorno come previsto per legge). Dunque l’assemblea si domanda: cosa decideranno le istituzioni? Che in questo Paese è rimasto solo un diritto, quello della proprietà privata e quindi della tutela dei padroni, oppure, per una volta, forse per la prima in questa Provincia, faranno una scelta drastica e si schiereranno dalla parte dei lavoratori ?”
Ed ora si attendono risposte, fare finta di niente sarebbe davvero molto difficile. Comunque gli operai hanno le idee chiare ed in conclusione del documento si legge ” Noi abbiamo scelto: lotta ad oltranza anche se ciò significa costringerci in uno stato di prigionia e non barattiamo un posto di lavoro per nessun tipo di incentivo. I partecipanti all’assemblea esprimono piena solidarietà al segretario della Fiom Tiziano Maronna per aver intrapreso lo sciopero della fame in segno di protesta verso quelle istituzioni troppo distanti da questa vertenza e dalla situazione reale che coinvolge la vita di queste 140 famiglie e di altre 100 dell’indotto”.
Lo stesso Tiziano Maronna, da ieri in sciopero della fame ha commentato quanto accaduto al Mise per poi fare il punto della situazione: ” Questa mattina, nei locali della mensa aziendale, i lavoratori della Sapa – riuniti da lunedì scorso in assemblea permanente – sono stati informati dell’esito dell’incontro avvenuto nella serata di ieri al ministero dello Sviluppo economico. All’incontro, avvenuto alla presenza dei rappresentanti del ministero e della Regione Lazio oltreché delle organizzazioni sindacali, non si è presentata l’azienda che, continuando nel suo atteggiamento provocatorio e arrogante, ha fatto sapere di non incontrare le parti se non quando i lavoratori avranno sciolto l’assemblea permanente. I lavoratori questa mattina, presenti in 98 sui 136 dipendenti dello stabilimento di Fossanova, hanno invece manifestato la convinta intenzione di continuare con la loro iniziativa di lotta e, se ce ne fosse bisogno, di intraprenderne altre.
È chiara l’intenzione dell’azienda di riorganizzare la produzione senza presentare un piano industriale, procedendo a iniziative unilaterali come ha già fatto vendendo lo stabilimento di Bolzano, chiudendo la pressa di Feltre ed ora dichiarando la chiusura di Fossanova. Nulla si sa delle vere intenzioni dell’azienda per quanto riguarda l’intero gruppo Sapa-Hydro in Italia, che oltre a quelli citati ha stabilimenti a Ornago (Monza Brianza) e Atessa (Chieti). Il tempo non aiuta il confronto, mancano infatti pochi giorni alla scadenza della procedura avviata dall’azienda che terminerà il 21 luglio. Nel frattempo sono già calendarizzati i prossimi incontri: il 16 luglio le parti si incontreranno in Regione Lazio mentre il ministero, che nelle prossime ore ricontatterà l’azienda, si è impegnato a riconvocare il tavolo prima della scadenza di lunedì 21 luglio. I lavoratori sono fermi nella volontà di lottare per difendere il loro posto di lavoro, in un’azienda radicata nel territorio da generazioni. E la Fiom è al loro fianco”.
VICENDA SAPA
***ARTICOLO CORRELATO*** (Sapa, l’azienda non si siede al tavolo: occupazione ad oltranza – 11 luglio -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (Sapa, gli operai: “Inaccettabili provocazioni ai lavoratori – 9 luglio -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (Questione Sapa, Maronna della Fiom Cgil comincia lo sciopero della fame – 9 luglio -)
***ARTICOLO CORRELATO***(Sapa condanna l’occupazione della fabbrica di Fossanova-8 luglio)
***ARTICOLO CORRELATO*** (Sapa, tavolo convocato al Mise il 10 luglio – 8 luglio -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (VIDEO – Sapa: fabbrica occupata, gli operai si giocano il tutto per tutto – 7 luglio -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (Vicenda Sapa, Giaccherini dell’Ugl: “Azienda incapace di trovare soluzione condivisa” – 7 luglio -)
***ARTICOLO CORRELATO***(Cancelli chiusi alla Sapa per “manutenzione straordinaria”-7 luglio)
***ARTICOLO CORRELATO*** (VIDEO – ”Fossanova non si tocca”: gli operai Sapa bloccano la Frosinone-mare – 30 giugno -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (I lavoratori della Sapa bloccano la Frosinone-Mare – 30 giugno -)
***ARTICOLO CORRELATO***(VIDEO – Chiusura Sapa, il presidio dei lavoratori in Confindustria – 20 giugno -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (Sapa, accordo impossibile: si ferma parte della produzione – 17 giugno -)
***ARTICOLO CORRELATO***(Sapa, la prossima settimana l’incontro al Ministero – 5 giugno -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (La Sapa rinvia il tavolo convocato con il ministro Guidi. Le preoccupazioni della Regione Lazio – 27 maggio -)
***ARTICOLO CORRELATO***(Sapa, giovedì 29 maggio Zingaretti incontra il ministro Guidi-24 maggio)
***ARTICOLO CORRELATO*** (La Fiom condanna l’aggressione al dirigente della Sapa – 23 maggio -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (Sapa, dirigente aggredito: l’azienda si fa sentire – 23 maggio -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (Sapa, riunione nazionale a Bologna: i lavoratori si preparano alla lotta – 23 maggio -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (Sapa, anche per la Regione è un caso nazionale: Zingaretti scrive al Ministro – 21 maggio -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (Sapa, l’appello degli operai: fermate la “macelleria sociale” – 19 maggio -)
***ARTICOLO CORRELATO***(***video***Sapa: una battaglia per il lavoro che dalla provincia diventa nazionale – 15 maggio -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (Sapa, il Comune di Priverno sarà presente al Consiglio straordinario e si dice “contrario alla procedura di mobilità” – 14 maggio -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (Vertenza Sapa, l’Ugl Metalmeccanici chiede tavolo ministeriale – 13 maggio -)
***ARTICOLO CORRELATO***(Sapa, nulla di fatto all’incontro presso Unindustria. Convocato consiglio straordinario fuori ai cancelli della fabbrica – 12 maggio -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (VIDEO – No ai licenziamenti alla Sapa di Fossanova, lavoratori sotto la sede di Unindustria – 12 maggio -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (Sapa di Fossanova, l’impegno di Enrico Forte – 8 maggio -)
***ARTICOLO CORRELATO***(Lavoratori Sapa, audizione in Provincia – 8 maggio)
***ARTICOLO CORRELATO*** (Priverno, il sindaco Delogu sulla chiusura Sapa: “Apre una ferita insanabile sul nostro territorio” – 6 maggio -)
***ARTICOLO CORRELATO*** (La Fiom- Cgil insorge alla notizia di 136 licenziamenti per la chiusura della Sapa di Fossanova – 5 maggio -)