“Costruire una strategia comune per rilanciare l’economia e l’occupazione nella provincia di Latina, in un momento di profonda crisi industriale per il territorio; è con questo obiettivo che è stato istituito presso la sede della Regione Lazio il Tavolo Interassessorile permanente sulla crisi del comparto produttivo pontino. Il primo incontro del tavolo, che si è tenuto ieri, è stato richiesto al presidente Zingaretti dai sindacati, dai sindaci e dai consiglieri regionali del territorio e ha coinvolto gli Assessorati allo Sviluppo Economico, al Lavoro e alla Formazione, le rappresentanze sindacali pontine e i consiglieri regionali del territorio.
A seguito di un approfondito confronto, i numerosi partecipanti alla riunione hanno positivamente constatato che, nella difficile problematica della provincia di Latina, con questo incontro si è avviato un processo di analisi e di elaborazione di proposte che saranno oggetto di discussione negli incontri che seguiranno. Si è poi concordato sulla necessità di mettere in campo tutte le azioni necessarie per contrastare le crisi industriali, incentivare la ripresa dell’occupazione e creare le condizioni di una nuova fase di sviluppo per la Regione.

A cominciare dal buon utilizzo dei Fondi Europei, dal promuovere investimenti nei settori traino dell’economia pontina (come l’agroalimentare, il chimico-farmaceutico e l’economia del mare) e dall’apertura di un incubatore dedicato allo sviluppo, alla formazione e al lavoro, che nascerà proprio nella Provincia di Latina. A questo riguardo è necessario aprire un’interlocuzione con il Ministero dello Sviluppo Economico per iniziare un percorso che coinvolga anche il livello nazionale. Nel prossimo incontro, che si terrà entro la fine del mese, si procederà a una mappatura e a un’analisi di contesto del territorio, in cui verranno esaminate tutte le criticità e le possibili strategie da mettere in atto per contenere le crisi occupazionali e garantire il processo di sviluppo e di competitività. Il prossimo incontro sarà allargato anche all’Assessorato all’Agricoltura, al Turismo, alle organizzazioni datoriali, ai rappresentanti degli enti locali e alle Università”.
Lo afferma in una nota la Regione Lazio.