Rifiuti speciali accanto ai cassonetti, cittadini esasperati si rivolgono alle associazioni ambientaliste. O meglio, l’appello a Pontinia è stato rivolto a Giorgio Libralato portavoce di Ecologia e territorio che da anni denuncia la pericolosità di alcuni siti che puntualmente si trasformano in mini discariche abusive. Per non contare poi quello che accade su altri tratti, specialmente sulle migliare dove ogni anno vengono date alle fiamme le fasce frangivento. Comunque, Libralato, armato di macchinetta fotografica e pazienza ha documentato cumuli di immondizia e tratti di vegetazione dati alle fiamme nell’ennesimo tour tra le campagne di Pontinia. Il primo stop è sulla “Migliara 48 sinistra (a circa 300 m dall’incrocio con l’Appia) – fa sapere Libralato – rifiuti speciali (lana di vetro e altro) nei cassonetti della raccolta multimateriale di vetro e plastica.
I cittadini dopo aver segnalato più volte e da giorni al comune e alla Trasco non avendo ottenuto alcun risultato mi hanno chiamato. – Si prosegue poi per – via lungo Ufente la storica discarica nuovi arrivi ancora plastica, gomme e guaina d’asfalto – e infine – via Lungo Botte (lato sinistro da Migliara 50 a Migliara 51) la strada di Nerone. Ogni anno bruciata la fascia frangivento con i reati: diminuzione della visibilità stradale, danni alla vegetazione, immissione di diossina, danneggiamento proprietà pubblica, come sempre previsto e prevedibile e come sempre nessuno previene, nessuno interviene”. Il portavoce di Ecologia e territorio è stato chiaro, il problema, oltre ovviamente a chi scarica abusivamente, sono controlli ed interventi rispetto ad un fenomeno, quello delle discariche abusive che assomiglia sempre di più ad una battaglia contro i mulini a vento.
