Formia, da un anno lavorano al regolamento per le sale slot, intanto ne lasciano aprire un’altra dietro il Comune

*Uno affianco all'altro la Chiesa di Santa Teresa, il Comune di Formia e il palazzo dove sorgerà il nuovo locale*
*Uno affianco all’altro la Chiesa di Santa Teresa, il Comune di Formia e il palazzo dove sorgerà il nuovo locale*

In Piazza Marconi a Formia meglio nota come piazza Santa Teresa, proprio dietro il Comune e affianco alla Chiesa di Santa Teresa, dove prima sorgeva una banca è prossimo all’apertura un nuovo locale che, secondo indiscrezioni, prevede all’interno un bar, ristorante, privè e mega sala slot che sarà aperta qualche giorno dopo l’inaugurazione del locale, prevista entro la fine mese.

Una probabilità che non lascia tranquilli gli esponenti del Movimento 5 Stelle cittadino e di Un’Altra Città che chiedono un deciso intervento da parte dell’amministrazione comunale. Che, però, dopo aver firmato nel settembre scorso il “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” e aver più volte annunciato, attraverso il delegato alla legalità Patrizia Menanno e l’assessore Clide Rak, “un regolamento per le sale slot in città”, tace.


*Il primo piano dove sono in corso i lavori di ristrutturazione*
*Il primo piano dove sono in corso i lavori di ristrutturazione*

Il tutto mentre l’amministrazione Doria a Genova, tra l’altro dello stesso “colore” di quella formiana e citata da entrambi i movimenti politici come esempio, combatte e vince la propria battaglia di fronte al Tar della Liguria, che recentemente ha bocciato ben 15 ricorsi presentati dai gestori della sale da giochi contro il restrittivo regolamento comunale adottato dalla giunta che impone limiti di distanza dai ‘luoghi sensibili’, istituto scolastici, parchi pubblici e anche case di riposo per anziani.

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*Il 13 agosto 2013 il Comune di Formia aderisce al “manifesto dei sindaci per la legalità”*

Tornando a Formia per gli esponenti del Movimento 5 Stelle che si definiscono “sconcertati”, “gli amministratori chiamati in causa fanno il gioco delle tre scimmiette salvo rispondere piccati a post di cittadini che, sui social network, chiedono loro conto di questa vociferata notizia. Intanto i lavori di ristrutturazione ed allestimento sono quasi ultimati, gli operai si fermano fino a notte inoltrata per dare gli ultimi ritocchi e chiunque può accertarlo di persona”.

E si chiedono i pentastellati: “Ma come? Una Sala Slot a due passi dal sagrato di una chiesa? In prossimità di scuole di ogni ordine e grado? Nel luogo di maggior passaggio degli studenti che di lì transitano per prendere gli autobus e spesso sostano fino a sera? Accanto alla Casa Comunale?”. E nei pressi di un bancomat.

slotE ancora: “E’ scandaloso che ad un anno dall’insediamento, questa Giunta non sia ancora stata in grado di approvare un regolamento in materia di Sale Slot e gioco d’azzardo, proprio in un territorio “a rischio di infiltrazione camorristica e di riciclaggio”. Dopo la famosa apertura della Sala Gioco di fronte alla clinica Sorriso sul Mare dove si curano anche pazienti affetti da ludopatia, in quest’ultimo anno altre sale hanno aperto i battenti nei nostri quartieri e molti gestori di locali hanno installato le macchinette, alla faccia dei luoghi “sensibili” e della presenza di cittadini “socialmente fragili”.

"La consigliera Valeriano alle spalle del presidente del Consiglio Tallerini"
“La consigliera Valeriano alle spalle del presidente del Consiglio Tallerini”

Nessuno sconto anche da Un’Altra Città che fa nomi e cognomi dei protagonisti politici cittadini che già hanno preso posizione poi non dando seguito a quanto sostenuto: “Il presidente della Commissione delle Attività Produttive, Alessia Valeriano, convochi d’urgenza una commissione a riguardo.

*Patrizia Menanno*
*Patrizia Menanno*

Il delegato alla Legalità, Patrizia Menanno, qualora vi siano, denunci pubblicamente gli intralci politici ed amministrativi che a oggi le stanno impedendo di portare a termine il suo lavoro in tempi utili. Viceversa si assuma la responsabilità di questa inerzia e dia le dimissioni.

*L'assessore alle attività produttive Clide Rak*
*L’assessore alle attività produttive Clide Rak*

L’assessore alle Attività Produttive Clide Rak iniziasse a comprendere l’importanza del ruolo che riveste, non barricandosi più dietro tecnicismi, e si assumesse responsabilità e rischi politici.

Il presidente del Consiglio comunale, Maurizio Tallerini, dall’alto del suo ruolo istituzionale dia un segnale culturale alla città ed intervenga affinché, benché non obbligato, il bar di proprietà del figlio e attiguo a Piazza Marconi si privi delle diaboliche e tanto remunerative macchinette”.

 

Le “chiacchiere” degli ultimi mesi

***ARTICOLO CORRELATO*** (Formia, il Comune aderisce a ‘GiocaResponsabile’. Prevenzione e cura, contro le ludopatie – 10 giugno -)

***ARTICOLO CORRELATO*** (Formia, M5s: “Il Comune sta violando la legge e lo statuto comunale. Pronti a iniziative eclatanti” – 8 maggio -)

***ARTICOLO CORRELATO*** (Gioco d’azzardo a Formia, Menanno: “Regolamento slot in fase avanzata” – 15 aprile -)

***ARTICOLO CORRELATO*** (Formia, sale slot. Rak e Menanno: “Presto il regolamento” – 17 gennaio -)

***ARTICOLO CORRELATO*** (Formia, il Comune al lavoro sul nuovo regolamento per disciplinare le sale da gioco – 9 gennaio -)

***ARTICOLO CORRELATO*** (Lotta al gioco d’azzardo, Formia aderisce al “manifesto dei sindaci per la legalità” – 13 agosto 2013 -)

NOTA Osservatorio Permanente Sull’infiltrazione Mafiosa di Formia

Nato per sostenere e diffondere i principi di Legalità, Etica e Bene Comune anche attraverso la valutazione e la prevenzione dei fenomeni di infiltrazione mafiosa e di illegalità presenti nel territorio del Basso Lazio, l’Osservatorio rivolge, preoccupato, le seguenti richieste-riflessioni all’Amministrazione Comunale di Formia in merito al diffondersi sempre più dilagante di sale slot e sale scommesse sul territorio comunale.

L’attività del gioco d’azzardo seppur espressione di libero esercizio dell’attività economica deve e dovrà necessariamente trovare limiti che, se non ne azzerino l’operatività quanto meno la regolino data la sua diretta incidenza su altrettanti diritti costituzionalmente garantiti quali la salute e la sicurezza pubblica.

Consolidata la stretta correlazione tra aumento della ludopatia e diffondersi del gioco d’azzardo altrettanto stretto sembra essere il legame, come dimostrato dalla cronaca giudiziaria, tra quest’ultimo e il malaffare ponendosi il gioco d’azzardo uno dei canali principi tramite cui le mafie esercitano attività di riciclaggio e parallelamente affermano la propria presenza sul territorio.

Risulta essere di fondamentale importanza, pertanto, l’attivazione di specifici ed incisivi controlli preventivi al fine di garantire una capillare attività di monitoraggio delle infiltrazioni criminali nel tessuto sociale ed economico, così come assume un fondamentale rilievo l’attività di regolamentazione per l’apertura ed il funzionamento di sale slot e sale scommesse, al fine di garantire forme di tutela, soprattutto per i più giovani, che all’interno di locali di facile e immediato accesso possono divenire vittime del gioco compulsivo. Ed è proprio per la consapevolezza di siffatte problematiche che oggi assistiamo ad un importante cambio di rotta dell’orientamento giurisprudenziale che negli ultimi mesi ha sempre più frequentemente rigettato i ricorsi presentati avverso regolamenti comunali restrittivi sul presupposto che nel bilanciamento tra i contrapposti interessi coinvolti, su quello meramente economico vantato dagli eventuali ricorrenti prevalga senza dubbio quello alla tutela della salute pubblica, legittimando pertanto la precisa individuazione di distanze dai luoghi sensibili nonché l’adozione di benefici fiscali per gli esercenti che scelgono di non installare slot machine all’interno dei propri locali.

Nella stessa direzione altresì opera il d.d.l. S873, attualmente al vaglio delle commissioni parlamentari, in procinto di modificare in mejus il decreto Balduzzi recitando all’art 4. “Gli apparecchi idonei al gioco d’azzardo non possono essere installati all’interno ovvero in un raggio di 500 metri da istituti scolastici di qualsiasi ordine e grado, centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale, luoghi di culto. Ulteriori limitazioni possono essere stabilite con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e con il Ministero della salute. I comuni possono limitare o vietare la collocazione di apparecchi da gioco come individuati dal comma 1, tenuto conto dell’impatto sulla qualità del contesto urbano e sulla sicurezza urbana, nonché dei problemi connessi con la viabilità, l’inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica.”

Alla luce delle gravi ripercussioni del gioco d’azzardo e alla luce degli impegni assunti a livello nazionale da numerosi enti locali, che oggi trovano una loro giustificazione anche giuridicamente, appare sempre più incomprensibile la modalità con cui opera l’amministrazione formiana nel gestire tale problematica. L’assenza di regolamentazione ad hoc, ha permesso sino ad oggi nel territorio comunale l’apertura di sale slot e sale scommesse accanto o nelle immediate vicinanze ad istituti di credito, chiese, scuole, ed in pieno centro cittadino. Ulteriori ritardi nell’adozione di misure restrittive vanificheranno di fatto la possibilità di contrastare la diffusione del gioco d’azzardo e la tutela della salute e della sicurezza dei cittadini. Pertanto, abborrando polemiche faziose, chiediamo fermamente all’amministrazione Comunale, anche alla luce delle insistenti voci di una nuova apertura di sala slot nella centralissima Piazza Marconi, di approvare nel più breve tempo possibile il regolamento Comunale contro il gioco d’azzardo, offrendo sin da ora il nostro contributo costruttivo per la sua realizzazione. Al contempo richiamiamo chi di dovere ad una maggior trasparenza e ad un ruolo più attivo per il benessere della collettività, effettuando controlli sempre più incisivi e tempestivi che permettano di conoscere i soggetti che gestiscono attività a forte rischio di infiltrazione criminale, quali sono senza dubbio quelle collegate al gioco d’azzardo.