Prosciolto. Trascorsi quindici anni dall’addio di Roberto Malucelli alla direzione generale dell’Asl di Latina, la Procura contabile nel novembre scorso aveva chiesto al manager di risarcire all’Azienda sanitaria pontina 221.525 euro, accusandolo di danno erariale. Un’accusa però ora caduta in aula.
I giudici della Corte dei Conti del Lazio hanno prosciolto Malucelli e messo la parola fine alla vicenda. Nel mirino erano finite le somme che l’Asl aveva dovuto pagare al dott. Giovanni Inzerilli, destituito da Malucelli.
La sentenza del giudice del lavoro di Latina che aveva accolto il ricorso di Inzerilli e fatto tornare quest’ultimo al suo ruolo di dirigente era però poi stata annullata dalla Corte d’Appello ed è venuto così meno anche il presunto danno causato dal manager.
Inzerilli, al vertice del Dipartimento di salute mentale, era entrato in contrasto con l’Asl, ridimensionato nel suo ruolo e alla fine destituito dopo che, trovatosi con appena 3 medici sui 9 previsti per mandare avanti il servizio di salute mentale dell’ospedale di Latina, aveva dimesso due pazienti e chiuso il reparto.
Una vicenda finita a suon di denunce, con indagini però poi archiviate. E ora archiviate sono finite pure le accuse a Malucelli.