Monte San Biagio: incendio al chiosco del cimitero, domiciliari confermati per entrambi

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*La struttura oggetto dell’intimidazione*

Per adesso rimarranno entrambi ristretti in regime di arresti domiciliari. Lunedì il Tribunale del Riesame ha infatti confermato la misura cautelare anche per il 39enne Alberto Frattarelli, che a fine maggio era finito in manette assieme al 47enne Biagio Rizzi, perché considerati legati all’incendio che nello scorso novembre interessò il chiosco dei fiori del cimitero di Monte San Biagio, attività riconducibile all’ex socio in affari, nel campo delle onoranze funebri, di Rizzi.

Per quest’ultimo, il ricorso è stato respinto già nei giorni scorsi. L’avvocato, Francesco Di Ciollo, che da subito si era detto convinto dell’innocenza di colui che è ritenuto il mandante del raid intimidatorio, ha già presentato un ulteriore ricorso in Cassazione.


Stessa strada che sarà probabilmente percorsa a breve dal collega Guglielmo Raso, allo stesso modo deciso a smontare le accuse nei confronti di Frattarelli. “Pur non conoscendo ancora le motivazioni del Riesame – ha detto l’avvocato – gli elementi a nostra disposizione ci consentono di dissentire rispettosamente dalla decisione del collegio. Sono fermamente convinto dell’innocenza del mio assistito e insieme lotteremo per affermarla”. Da parte di Raso, non sono tra l’altro escluse prossime indagini difensive.

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