
Appostati e muniti di reti e richiami, catturavano cardellini da rivendere sul mercato nero, probabilmente in Campania. Attività illegale, visto che quel tipo di fauna selvatica è protetta, e per di più portata avanti in zona vincolata, rientrante nel perimetro del Parco dei Monti Ausoni e Lago di Fondi.
Trenta, i volatili rinvenuti e poi rimessi in libertà al termine di un blitz antibracconaggio condotto da Nipaf di Latina e Noa di Roma alle prime luci dell’alba di venerdì – erano le 5,30 circa – proprio nei pressi dello specchio d’acqua.
I cacciatori di frodo, tre in tutto, in quei momenti si trovavano all’interno di un frutteto: alla vista degli specialisti della Forestale, coordinati dal comandante provinciale pontino Giuseppe Persi, ecco il fuggifuggi. Mentre due se la sono data a gambe levate verso le sponde del Lago, l’ultimo si è messo al volante della propria utilitaria, posteggiata giusto a qualche metro.
Piede sull’acceleratore e via, lasciandosi dietro gli operatori. Un tentativo di fuga durato solo per un centinaio di metri: la stradina sterrata su cui si era avviato, che porta a sbucare nei pressi di Quarto Iannotta, era talmente stretta che, una volta trovatosi di fronte un furgoncino che passava casualmente nel senso di marcia opposto, non ha potuto far altro che fermarsi. Non per questo perdendosi d’animo: tra lo stupore degli intervenuti, si è chiuso dentro.
E’ uscito dall’auto solo in un secondo momento, dicendosi molto scosso e, documentazione alla mano, dichiarandosi cardiopatico. Niente malori, per fortuna. La denuncia, con l’annesso sequestro di reti e richiami, è però arrivata ugualmente. Il mancato fuggitivo è A.P., un 60enne pluripregiudicato di Giugliano in Campania. Dei ‘colleghi’ che erano con lui, fuggiti a piedi nella direzione opposta, nessuna traccia.