***video***Task force della Prefettura contro lo sfruttamento dei braccianti indiani

indiani webAGGIORNAMENTO – Questa mattina si è svolto presso la Prefettura di Latina il tavolo convocato dal prefetto D’Acunto per fare il punto sulla drammatica situazione legata all’immigrazione e allo sfruttamento lavorativo. Oltre al Prefetto presenti anche i comandanti di Guardia di Finanza, Carabinieri, Corpo Forestale e il Questore di Latina.


Ad affiancare il Prefetto in questo primo appuntamento anche l’assessore regionale al lavoro Lucia Valente. Presenti anche Inps, Inail, Asl e DTL, il sindaco di Sabaudia Lucci, oltre a rappresentanti del mondo del volontariato e dell’associazionismo, tra cui Marco Omizzolo di “In migrazione” e del sindacato.

Grandi assenti le Organizzazioni datoriali agricole, Cia, Coldiretti e Confagricoltura, assenza stigmatizzata anche dalle Istituzioni presenti.

*Il prefetto di Latina Antonio D'Acunto*
*Il prefetto di Latina Antonio D’Acunto*

Dopo l’escalation, anche mediatica, del fenomeno immigrazione, legato alla fortissima presenza di indiani sikh sul territorio, per lo più riconducibile a fenomeni di sfruttamento in generale, dagli alloggi irregolari, ai permessi falsi, allo sfruttamento lavorativo, la prefettura ha sentito l’esigenza di cominciare a tessere una rete intorno a questi comportamenti che rischiano, se non monitorati costantemente, di diventare una piaga sociale.

I rappresentanti delle forze dell’ordine hanno evidenziato le iniziative fatte in termine di repressione e di contrasto a fenomeni di sfruttamento, in collaborazione con la Direzione Territoriale del Lavoro, che in questi giorni ha portato oltre ad emettere delle sanzioni, alla sospensione dell’attività lavorativa per due aziende del territori, così come le operazioni di Polizia e Carabinieri e Guardia di Finanza sull’uso e sullo spaccio di stupefacenti nella comunità indiana che tanto scalpore ha destato in questi giorni.

Tutti i soggetti presenti al tavolo hanno illustrato dal loro punto di vista quanto fatto. La Flai e la Cgil di Latina, rappresentati dal segretario della Flai Eugenio Siracusa, dai segretari Confederali Maurizio Cardosello e Lucilla Magini e supportati da Roberto Iovino dell’Osservatorio Placido Rizzotto della Flai Nazionale, hanno evidenziato la necessità di costituire un tavolo permanente per incrociare i dati ed attivare azioni volte al contrasto dei fenomeni malavitosi e fautrici di politiche di inclusione sul territorio, rilanciando un protocollo d’intesa come già in altri territorio è stato fatto in questo senso, consegnando al Prefetto il secondo Rapporto sulle Agromafie e Caporalato realizzato dalla Flai Nazionale .

pomodori_raccoglitori2Un concetto ripreso da tutti i partecipanti al tavolo, tanto che nel suo intervento l’assessore al lavoro Lucia Valente ha promosso la costituzione di un tavolo specifico su Latina, al quale saranno coinvolti l’assessore regionale alla sicurezza e all’agricoltura, che avrà il compito di realizzare delle buone pratiche del lavoro e in tal senso la Flai Cgil ha recapitato all’assessore la proposta di DDL sul collocamento obbligatorio in agricoltura.

Il Prefetto D’Acunto nelle sue conclusioni ha ripreso questi concetti dicendosi favorevole alla costituzione di un tavolo permanente che abbia le caratteristiche della task force che sia efficiente, propositiva e di indirizzo verso le istituzioni territoriali, da convocarsi nelle prossime settimane.

“Esprimiamo soddisfazione per questo incontro – ha detto al termine Eugenio Siracusa segretario della Flai Cgil di Latina – sono anni che ci battiamo su questi temi e finalmente ora cominciano ad arrivare anche risposte mirate da parte delle Istituzioni. Guardiamo con favore alla realizzazione della task force e al tavolo istituzionale che la Regione Lazio costituirà ad hoc. Da qui possono nascere iniziative e proposte di legge come per esempio quella del collocamento obbligatorio in agricoltura con premialità per le aziende virtuose e con penalizzazioni per le aziende che ancora si rivolgono al caporalato sia italiano che etnico”.

*La visita al tempio di Sabaudia*
*La visita al tempio di Sabaudia*

“Abbiamo avuto la sensazione che tutti abbiano compreso come questo fenomeno non sia ne da sottovalutare e nemmeno da minimizzare, – prosegue Giovanni Gioia segretario generale della Flai Cgil di Latina – ma sul quale invece bisogna rilanciare e fare sistema per invertire la tendenza e rendere possibile l’integrazione, avere dei contratti giusti ed equi e consentire alle tante aziende virtuose di non dovere subire la concorrenza sleale di aziende poco trasparenti o peggio di subire la piaga del caporalato”

Intanto, dopo la visita dei parlamentari di venerdì scorso, è attesa per venerdì prossimo l’audizione delle associazioni e della Flai Cgil in Commissione parlamentare antimafia sul fenomeno Latina, che dovrà consentire di creare una maggiore sinergia a tutto vantaggio del territorio dei lavoratori e delle aziende sane.

 

AGGIORNAMENTO – In Migrazione al tavolo Prefettizio per una task force permanente contro lo sfruttamento in provincia di Latina

Una task force permanente costituita dalla Regione Lazio che sia propositiva e di indirizzo per le istituzioni locali sul tema dello sfruttamento lavorativo dei migranti e dei fenomeni ad esso connessi, come i permessi di soggiorno falsi e gli alloggi irregolari.

È questo in sintesi ciò che è emerso dal tavolo convocato per questa mattina dal prefetto di Latina D’Acunto e al quale hanno preso parte, insieme a In Migrazione,l’assessore regionale al Lavoro, Lucia Valente, i massimi rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine (Guardia di Finanza, Carabinieri, Corpo Forestale), dei sindacati, il Questore di Latina e il sindaco di Sabaudia. Non mancavano i rappresentanti della Camera del Lavoro, della ASL provinciale, dell’Ispettorato del Lavoro, dell’INAIL e della Croce Rossa.

Una riunione convocata dopo la grande attenzione, mediatica e politica, sul fenomeno dell’immigrazione sul territorio di Latina e provincia. Un incontro seguito grazie anche alle denunce di In Migrazione sull’emergente fenomeno del doping a cui alcuni braccianti, tutti di origine indiana, sono costretti per sopportare le fatiche nei campi agricoli. Alle denunce sono seguite sette interrogazioni parlamentari e l’ispezione di venerdì scorso di alcuni Deputati.

“La zona è storicamente a forte vocazione agricola e conta una forte presenza di indiani di religione sikh. – spiega Marco Omizzolo, responsabile scientifico di In Migrazione – Episodi di sfruttamento vengono denunciati quotidianamente anche dai sindacati, eppure mai prima d’ora si era giunti a una presa di posizione così determinata e importante per costituire una rete che isoli comportamenti illeciti e lesivi dei diritti delle persone”.

Fare sistema dunque è l’obiettivo della task force che, in raccordo con tutti i soggetti coinvolti, dai sindacati alle forze dell’ordine, dalle istituzioni locali all’associazionismo che opera sul territorio, “si possa rilanciare non solo la legalità da parte di chi fa impresa – conclude Omizzolo -, ma anche l’inclusione dei migranti. Fondamentale infatti è spezzare il forte isolamento che questa comunità in particolare sconta, fornendo servizi ad hoc quali l’insegnamento della lingua, la mediazione culturale, l’orientamento legale e professionale”.

È attesa per venerdì prossimo l’audizione di In Migrazione e Flai-Cgil in Commissione parlamentare antimafia sulla situazione di Latina, con l’obiettivo di fornire un ulteriore strumento utile per il territorio.