Hanno incontrato il direttore generale dell’Asl Michele Caporossi e il direttore sanitario Asl di Latina Alfredo Cordoni per rappresentare le problematiche relative all’apertura esclusivamente diurna del punto di primo intervento presso l’ospedale di Minturno nel periodo estivo.
Il sindaco di Minturno, insieme ai colleghi di Castelforte e Santi Cosma e Damiano e al delegato del Comune di Spigno Saturnia due giorni fa hanno voluto esprimere le proprie perplessità nella riunione con i dirigenti in merito alla decisione dei vertici dell’azienda sanitaria locale di aprire il punto di primo intervento a Minturno solo per 12 ore nel periodo estivo e chiuso dalle 20 alle 8.
I primi cittadini non solo hanno ritenuto il provvedimento inadeguato ma “irricevibile” e hanno deciso di relazione l’esito dell’incontro in una nota inviata al Presidente della Regione Lazio.
“Per troppo tempo – hanno evidenziato – la struttura di Minturno, primo polo ospedaliero della provincia di Latina è stato considerato una colonia da ‘depredare’ in tempi di necessità, svuotandola via via di tutte le funzioni e del personale. Un comportamento che non si può accettare né tollerare”. E in particolare i sindaci evidenziano come “da troppo tempo questo territorio aspetta che la dirigenza aziendale tenga fede alle promesse fatte in passato (vedi in Policlonico del Golfo che spunta solo in periodo di campagna elettorale e poi si dissove) e che venga dato il via ad un programma di riorganizzazione e rimodulazione dell’offerta sanitaria”. I sottoscrittori del documento ritengono che vada avviata “una nuova fase che sia costruttiva e non distruttiva. Anche in considerazione del fatto che il punto di primo intervento vanta oltre 20mila prestazioni annue e serve un bacino di circa 40mila abitanti. Senza dimenticare che si tratta di zona turistica sia per la’rea termale di Castelforte, sia per i 10 chilometri di costa. E non sono secondari i problemi di viabilità. Le scelte fatte peggiorano le risposte ai cittadini residenti e ai turisti”.
In considerazione del bacino di utenza che usufruisce del presidio di Minturno e delle altre problematiche evidenziate i sindaci chiedono alla dirigenza dell’Asl di “rivedere la decisione appena comunicata”.
I primi cittadini hanno evidenziato: Lo spazio di manovra, se sussiste la volontà di confronto da parte dei vertici dell’azienda c’è e deve essere sfruttato. In altre province la Regione Lazio ha concesso deroghe per l’assunzione di nuovo personale e appare assurdo che lo stesso trattamento non possa essere riservato ad un’Azienda come quella di Latina. In questo modo si creerebbe la sconcertante situazione di cittadini di serie A e cittadini di serie B: ai primi vengono garantiti servizi e strutture sanitarie a spese dei secondi”.
In conclusioni i vertici delle giunte dei comuni a sud della Provincia concludono: “Interesseremo, per la revoca immediata dell’atto aziendale la Procura della repubblica competente, il Prefetto di Latina, l’assessore regionale, i carabinieri e organizzeremo manifestazioni pubbliche per difendere il punto di primo intervento di Minturno!.