
Non può evidentemente trattarsi solo di una coincidenza se la dettagliata e prolungata attività di controllo ai camion, effettuata da Capitaneria di Porto e Guardia di Finanza, andata in scena ieri nell’area tecnica del porto commerciale di Gaeta, sia stata programmata proprio contestualmente allo scarico di circa 10mila tonnellate di pet-coke, sbarcati tra lunedì e martedì.
Perchè sul trasporto del pet-coke verso il deposito di Sessa Aurunca, ad opera della società Intergroup, nelle ultime settimane, si sono registrate numerose manifestazioni di protesta, specie da associazioni e movimenti ambientalisti che su questo tema hanno alzato la soglia di attenzione.

E infatti ieri tra i mezzi controllati in uscita dallo scalo portuale gaetano, sotto l’occhio attento di Finanza e Capitaneria, sono finiti anche numerosi camion contenenti proprio pet-coke destinati al deposito di Sessa. Alla fine le sanzioni contestate, per irregolarità alle disposizioni del regolamento dell’Autorità portuale in materia di movimentaizoni delle merci polverulenti, sono state per un ammontare complessivo di circa 25mila euro. Coperture dei mezzi non omologate e mancato lavaggio delle ruote le principali motivazioni delle sanzioni.

Sulle attività è arrivato per questo motivo un comunicato ufficiale della rappresentante della sezione di Sessa Aurunca di Legambiente, Giulia Casella, che ha dichiarato: “Domenica 8 giugno, nel porto di Gaeta, è arrivata un’altra nave col suo carico di pet-coke; lunedì 9, si sono concentrate nel porto Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia comunale, per controllare che le operazioni di scarico dalla nave agli automezzi avvenissero secondo le prescrizioni di legge. Siamo molto grati alle forze dell’ordine che meritano un plauso per l’attenzione rivolta a una problematica ormai avvertita e dichiarata da Legambiente e varie associazioni e comitati di Gaeta e di Sessa Aurunca che condividono le stesse preoccupazioni. Anche i cittadini, numerosi, fanno la loro parte, collaborando con varie segnalazioni”.
A tal proposito proprio sabato scorso Legambiente ha organizzato un’assemblea per discutere del tema pet-coke e porto di Gaeta.
“Nell’assemblea – hanno dichiarato in una nota stampa gli attivisti di Legambiente – il dottor Gaetano Rivezzi, responsabile regionale della Campania dei Medici per l’ambiente, oltre a ribadire la pericolosità del pet-coke, ha parlato di epigenetica e incidenza dei tumori infantili in Campania. L’altro relatore, dottor Giuseppe Messina, del Consiglio nazionale di Legambiente, ha illustrato le eccellenze dei prodotti agricoli della Campania, oltre alle molteplici possibilità di lavoro che può offrire l’agricoltura stessa anche attraverso l’assegnazione dei terreni per usi civici.
Appassionato il messaggio mandato all’assemblea dal Vescovo della diocesi di Sessa Aurunca, Mons. Orazio Francesco Piazza , il quale non ha potuto intervenire come programmato per il verificarsi di eventi imprevisti. Egli si dichiara attento ai delicatissimi temi trattati su cui ‘è urgente riflettere, tutti insieme, per operare scelte positive che tendano alla tutela e alla promozione del nostro territorio’. Scrive anche che il danno al territorio è un danno alle persone concrete e alle potenziali risorse che garantiscono loro dignità e futuro. Infine invita tutti a preparare insieme l’appuntamento di sensibilizzazione nazionale che si terrà ad Aversa il prossimo 27 settembre 2014 proprio per un nuovo modello di sviluppo”.