Il sindaco di Sonnino Luciano De Angelis esprime solidarietà ai lavoratori ex Lsu, sei dei quali iin servizio nel comune di Sonnino, che torneranno a far parte del bacino regionale Lsu, riaperto dopo un accordo tra Ministero del Lavoro e Regione. “La confusione che si è generata presso l’ente regionale – afferma De Angelis -ha colpito in maniera inesorabile questi lavoratori che dopo 20 anni di servizio presso le pubbliche amministrazioni, contribuendo al mantenimento della spesa pubblica senza aver riconosciuto nemmeno un contributo reale, in una sorta di “lavoro nero legalizzato”. Da questo mese le 6 unità che nel 2012 erano state assunte con un contratto di lavoro 3+2 a tempo determinato, in base a convenzioni Regione- Comune poi dichiarate “illegittime”, saranno immessi nuovamente nel bacino dei lavoratori socialmente utili, perdendo così ogni speranza di piena stabilizzazione. O almeno per il momento”.
“Il nostro Comune – prosegue – sta facendo di tutto per tenere questi lavoratori che ricoprono ruoli importanti nella pianta organica comunale (impiegata ufficio ASL, operatore cimiteriale, operario generico, servizio di pulizia delle strutture comunali, ecc..). Ruoli che ora il Comune dovrà coprire con altro personale interno, togliendo risorse ai già impoveriti uffici comunali. Ma non è solo questo il punto. L’amministrazione sosterrà qualsiasi azione predisposta dagli enti superiori per addivenire finalmente ad una piena stabilizzazione di questi lavoratori ormai sfiduciati dopo 20 lunghi anni di illusioni”.
“La Regione Lazio ed il Governo – conclude il sindaco – hanno l’obbligo, non solo morale, di studiare una soluzione per questi lavoratori, anche agendo in deroga al patto di stabilità e alle varie norme che limitano le nuove assunzioni pubbliche. Se questi enti ci aiuteranno togliendoci i lacci e i guinzagli che tengono legati tutti gli enti locali, compreso Sonnino, noi saremo pronti a dare una vera stabilizzazione a queste persone che tanto hanno dato al Comune di Sonnino e poco invece stanno ricevendo. Siamo pronti, inoltre, ad intraprendere qualsiasi strada utile per arrivare a tanto, anche collaborando con gli altri comuni e comunità montane coinvolti in questa poco gratificante questione”.