
Corrispondenza che arriva con tempistiche dilatate. O che addirittura non arriva proprio. Con un unico risultato in ogni caso: il caos, tra puntuali interessi di mora, utenze staccate, file interminabili e quant’altro.
Un disservizio che a San Felice Circeo si presenta da circa un anno, finora senza alcuna soluzione. E se le ripetute segnalazioni dei residenti non sono valse a granché, ad invertire la tendenza, visto anche l’arrivo dell’estate, ci prova adesso la giunta comunale.
Il sindaco Gianni Petrucci ed i suoi hanno infatti appena espresso, con apposita delibera, il proprio “formale dissenso all’Ente Poste Italiane spa, per i disagi che si stanno arrecando alla comunità locale”, invitando la controparte al rispetto contrattuale “con immediatezza e puntualità”. Insomma, benché “atto di mera natura politica”, se non è una dichiarazione di guerra poco ci manca.

Del resto, dalla Giunta si parla di una situazione che “oltre che arrecare un danno di immagine per l’Ente comunale ed a penalizzare le fasce più deboli nella fruizione dei servizi, produce anche danni economici a carico della cittadinanza”.
Tanto da poter diventare davvero esplosiva, se è vero che nella medesima delibera – notificata anche al prefetto Antonio D’Acunto – si sottolinea come “tale circostanza potrebbe avere rilevanza anche sotto il profilo della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, stante le paventate reazioni della comunità locale, esasperata dalla reiterata inefficienza dei servizi postali”.