Dopo i risultati delle europee, a Lenola ognuno vede il proprio bicchiere mezzo pieno. E, nell’ormai classico gioco delle parti, attribuisce a sé la vittoria, bollando gli altri come perdenti: lo hanno fatto da Forza Italia, che col proprio 42% – è stato il partito più votato – ha parlato di un risultato “straordinario”; dal Movimento Civico (vicino agli azzurri), da dove hanno evidenziato come “il Pd a Lenola ha avuto il peggior risultato di tutta la provincia e dell’Italia”; ed ora è la volta dello stesso Partito democratico, col circolo locale convinto dell’esatto contrario. Per i democrat, i vincitori sono proprio loro.
“Il 48% della popolazione non si è recata a votare, sintomo di una forte stanchezza verso i partiti, ritenendo, a torto o a ragione, che la politica non è più in grado di risolvere i problemi delle famiglie e dei giovani. Il Pd passa dal 16,66% del 2009, al 27,27% compiendo un balzo in avanti di oltre 10 punti. La coalizione di maggioranza che governa il Comune, tiene complessivamente confermando i propri voti. Il centrodestra, che nel 2009 poteva contare su quasi il 70% di consensi, compreso i voti de La Destra di Storace, nel 2014, compreso i voti di Fratelli d’Italia ed escluso il Ncd che partecipa al governo ed all’amministrazione comunale, raggiunge circa il 45%. Ci pare una sconfitta evidente che i numeri e le percentuali indicano con chiarezza”.
Dall’analisi sui numeri, dal circolo Pd passano poi a quella ‘ad personam’. “Forza Italia, a Lenola, ha sostenuto e fatto votare Armando Cusani, ex presidente della Provincia di Latina (in realtà ancora presidente, seppure sospeso ndr), cacciato dalla carica dopo le diverse condanne subite dalla magistratura e quindi giudicato indegno di rappresentare tutti i cittadini della Provincia, candidato e non eletto nel Parlamento Europeo, nel tentativo di salvarsi dai suoi guai giudiziari. Tutti, quindi, si possono rendere conto che non siamo noi del Pd ad avere subìto una sconfitta elettorale”.
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