Cade e si rompe un femore a causa di un dislivello nel mattonato del marciapiedi. Ancora oggi ha grosse difficoltà nel camminare eppure il Comune non vuole riconoscerle il risarcimento che ha chiesto. E allora la vicenda si trasferisce in un’aula di tribunale.
Succede a Terracina dove lo scorso 24 marzo la 56enne R.G., una donna del posto, camminando sul marciapiedi di viale della Vittoria verso la vicina via Derna, in pieno centro urbano, è inciampata in un dislivello del mattonato, molto probabilmente dovuto alle radici degli alberi che effettivamente rappresentano un pericolo micidiale in numerose zone della città. Tra l’altro erano circa le 19 e con la luce di quel momento non sarebbe stato nemmeno troppo facile accorgersi dell’ostacolo in tempo utile per evitarlo.
La caduta era stata particolarmente rovinosa, tanto che la donna era rimasta dolorante a terra fino all’arrivo dei sanitari dell’ambulanza. Soccorsa e trasportata al ‘Fiorini’, era stata operata qualche giorno dopo anche con l’introduzione di alcune viti.
Purtroppo ancora oggi R.G. non riesce a camminare come prima: basterà dire che sta facendo le pratiche per vedersi riconosciuta l’invalidità.
Nel frattempo la donna, tramite l’assistenza legale dell’avvocato Gianluca Rossi, si era rivolta al Comune di Terracina per il risarcimento, essendo l’ente pubblico proprietario e custode della strada. Corposa la documentazione presentata, anche la relazione stilata allora dalla polizia subito intervenuta dopo la caduta.
Ma l’amministrazione ha rigettato la richiesta di risarcimento per via extragiudiziale e adesso comincerà la causa, dopo il ricorso in tribunale presentato dal legale di R.G.
Il processo in sede civile comincerà il prossimo 18 novembre.