***video***Scontro tra barche a largo di monte Orlando a Gaeta. Un uomo finisce in ospedale

* Il Suzyfly, trimarano che si è scontrato con la barca di 5 metri*
* Il Suzyfly, trimarano che si è scontrato con la barca di 5 metri*

Stavano prendendo il largo a bordo di un trimarano il “Suzyfly” direzione Ventotene. Due uomini di nazionalità tedesca ma residenti in Svizzera, rispettivamente di 77 e 73 anni,  si trovavano a largo delle acque di Monte Orlando a Gaeta quando, per cause ancora in corso di accertamento, sono finiti contro una barchetta di 5 metri sulla quale c’erano due uomini di Gaeta, anche loro di 77 e 73 anni che stavano trascorrendo una mattinata al mare.


Ad avere la peggio un membro dell’equipaggio della seconda imbarcazione che è finito in acqua riportando anche lievi ferite per le quali i soccorritori hanno ritenuto necessario il trasporto in ospedale.

Ad accorre per trarre in salvo i quattro sventurati una motovedetta della Capitaneria di Porto e un gommone della Finanza.

Per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente ed eventualmente stabilire le responsabilità il personale intervenuto sta sentendo i due stranieri e il gaetano.

Di seguito il comunicato della guardia di finanza sull’accaduto:

In data 22 maggio u.s. l’equipaggio della motovedetta V. 6000 in dotazione alla Scuola Nautica della Guardia di Finanza di Gaeta, nel corso della programmata attività addestrativa, ha soccorso nelle acque di Punta dello Stendardo due diportisti in difficoltà.

Più precisamente, i predetti diportisti mentre erano intenti a pescare a bordo di un piccolo natante in vetroresina ancorato, venivano investiti da un catamarano di circa 12 metri battente bandiera straniera. Nella collisione, la quale squarciava il piccolo natante, uno degli occupanti veniva sbalzato in mare. Il provvidenziale arrivo della potente imbarcazione delle Fiamme Gialle consentiva il recupero del malcapitato diportista, stremato dalla fatica e sotto shock. I due diportisti V.M. (di anni 74) e C.P. (di anni 78) entrambi residenti a Formia, sono stati trasferiti con un gommone, il B.S.O. 410 del Nucleo Sommozzatori del predetto Istituto di formazione militare presso la sede della Stazione Navale di Addestramento dove sono stati affidati alle cure del personale sanitario dell’infermeria della Scuola Nautica nonché del 118.

All’operazione hanno anche partecipato personale e mezzi della locale Capitaneria di Porto, la quale sta svolgendo gli accertamenti di rito per comprendere la dinamica del sinistro ed accertare eventuali responsabilità.