Sabaudia, passa il rendiconto: i punti salienti

Il comune di Sabaudia
Il comune
di Sabaudia

Quello che doveva essere uno scoglio insormontabile per la giunta Lucci, sembra essersi rivelato poco più che un sassolino. Almeno in base a quanto riportato nella relazione del sindaco di Sabaudia e dell’assessore alle finanze Di Trento che punto per punto elencano quanto contenuto nel rendiconto finanziario approvato ieri sera in consiglio comunale. “Nella seduta di ieri, 15 maggio, il Consiglio Comunale ha approvato il Rendiconto 2013, – si legge nel documento congiunto –  il primo vero passaggio nodale, per questa nuova amministrazione, per quanto riguarda l’impostazione finanziaria, del proprio assetto amministrativo, sintesi delle scelte ereditate dalla gestione commissariale, degli  indirizzi segnalati dalla Corte dei Conti nel 2012 e recepiti da questo ente, e da una differente impostazione dei documenti contabili-finanziari, fondati sulla capacità autonoma dell’ente, di raggiungere i propri obiettivi di finanza pubblica, migliorando gradualmente, la propria situazione legata alla liquidità ed alla cassa. Gli indici finanziari, nella loro oggettività, per primi segnalano questo nuovo andamento: il Rispetto del Saldo Obiettivo del Patto di Stabilità Interno del 2013, avviene con un margine finanziario notevole (+ € 811.000,00 2013  rispetto a + € 159.000,00 del 2012), che attesta la bontà della politica finanziariamente prudenziale impostata da questa amministrazione, che col senno del poi, diviene fondamentale, se si tiene conto del triennio passato”.

La mano del tecnico, ovvero l’assessore Di Trento si vede dai dati che ora dovranno concretizzarsi e forse essere spiegati anche ai cittadini. Comunque sindaco ed assessore sembrano essere ottimisti. “Oltre al rispetto del Patto, – si legge ancora –  il minor utilizzo dell’anticipazione di cassa, sia per gli importi massimi, che per il numero di giorni, si è tradotto in minori interessi passivi pagati dall’ente, oltre ad aver consentito una cospicua riduzione dei tempi di evasione dei pagamenti. Gli stessi tempi dei pagamenti tuttavia,  ancora devono essere oggetto di attenzione e contrazione, compatibilmente col recupero della liquidità, che sta avvenendo in maniera costante da qualche anno, ma che purtroppo, continua a scontare vicende e questioni pregresse, che costringono l’ente comunale ancora al ricorso all’anticipazione, pur avendo, la struttura del suo bilancio, ed i conseguenti cash flow, un equilibrio discreto”.


Lotta all’evasione quindi, per poi passare ad una faccenda più spinosa. “I debiti fuori bilancio riconosciuti, per oltre 2,5 milioni di

*Maurizio Lucci*
*Maurizio Lucci*

euro, ed il disavanzo di amministrazione ereditato dal rendiconto 2012, per oltre 1,2 milioni di euro, certamente hanno rappresentato problemi e difficoltà non certo semplici da superare ed hanno cimentato, tecnici ed uffici, in un lavoro molto serrato, che oltre ad aver risposto alle prescrizioni di legge, ha certamente dato un know how aggiuntivo all’intera macchina amministrativa. Il 2013 inoltre, si è caratterizzato per un caos normativo nazionale che possiamo definire complesso e complicato, ma questo ente ha saputo continuare nell’erogazione dei servizi essenziali, dando certezze agli operatori economici, con cui il comune si interfaccia, affinchè servizi e prestazioni erogate, mantenessero standard qualitativi, per lo meno in linea con i prezzi e le tariffe pagate dalla cittadinanza per gli stessi. La solidità della struttura amministrativa, dipende ovviamente, dall’elevato tasso di riscossione delle tasse e dei tributi locali (dal 70% all’80% nella gestione di competenza), che deve essere il primo presupposto nel continuo miglioramento dei servizi erogati, perseguito parimenti, mediante un’oculata politica di razionalizzazione della spesa, che impone scelte sempre più chiare, da parte del management governativo”.

Ed in termini di solidità, a Sabaudia come siamo messi? Per il sindaco e l’assessore “la solidità finanziaria dell’ente comunale, si evince in maniera oggettiva e trasparente, dai documenti contabili del Rendiconto 2013 e dalle analisi incrociate delle differenti risultanze numeriche. Il collegio dei revisori contabili ha esaminato il rendiconto e nella propria relazione ha dato dei suggerimenti finalizzati a rendere ancora più completa, esaustiva e trasparente, la gestione finanziaria ed amministrativa dell’ente: considerano importante e necessario adeguare l’inventario dell’ente, che ha ormai un’anzianità notevole ed intervenire sul regolamento di contabilità dell’ente, approvato nel 1997, per integrarlo con le novità ed adeguarlo alle nuove necessità di pubblicità e diffusione informatica, stabilite dalle normative vigenti ”

I dati relativi l’evasione sembrano essere tuttavia i più indicativi. “Per quanto riguarda l’attività di accertamento dell’evasione, a fronte 1.092.000,00 € accertati, si sono incassati in soli due mesi (novembre e dicembre 2013) 170.805,61 €. Le procedure vanno migliorate, ma le percentuali di incasso sono in linea con i criteri prudenziali tenuti da conto dagli uffici. Le spese del personale, oltre a decrescere, in senso generale e percentuale, si attestano su percentuali di molto inferiori, ai limiti massimi consentiti dalle normative vigenti. Stesso ragionamento, nella sostanza per gli oneri finanziari sostenuti per interessi sui mutui, la cui entità certifica la struttura finanziaria buona dei conti dell’ente, la cui capacità teorica di indebitamento, alle normative vigenti, lascia ogni libertà amministrativa e decisionale, alla direzione, politica, amministrativa e gestionale, dell’ente.In conclusione abbiamo dato, con il bilancio 2013, un taglio netto alla gestione finanziaria degli ultimi 10 anni, guardando con più serenità al futuro e garantendoci, nonostante la spending review, una certa stabilità economica che ci consentirà di non aumentare la pressione fiscale ai cittadini”. Questo è il punto di vista della maggioranza tuttavia, anche la minoranza starebbe già lavorando ad una sua relazione.