
Ancora un giro di vite contro la pesca di frodo, per le instancabili guardie giurate Vigiles-Fipsas. Sabato notte hanno infatti passato in rassegna le acque interne di Terracina, cogliendo sul fatto la bellezza di quindici stranieri e due campani: verbali per oltre 2mila euro, quelli elevati, con l’annesso sequestro di due bilance irregolari, un mucchio di canne da pesca ed oltre cinquanta chilogrammi di pesce vivo, subito reimmesso in acqua.
Tra i reati contestati dai volontari del presidente Emiliano Ciotti, la pesca notturna e senza licenza, l’uso di attrezzature non consentite e la pasturazione con sangue e frattaglie di animali.