
I pneumatici evidentemente non erano abbastanza e così si è organizzato un trasporto eccezionale da Formia per rimpinguare il numero di quelli che sono stati “pescati” nel porto di Ponza. Il tutto, sembrerebbe e sarebbe grave, per meglio figurare agli occhi del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e delle tante televisioni e giornali convocati appositamente sull’isola nell’ambito della campagna ambientalista “Pfu zero sulle isole minori”, evento atteso e ampiamente pubblicizzato, organizzato da Marevivo e dal consorzio “Ecotyre” nell’ambito della campagna europea “Let’s Clean Up Europe”. Di cui Ponza costituiva la prima tappa.

Che qualcosa non andasse nel verso giusto se ne erano già accorti diversi isolani che mercoledì sera hanno visto sbarcare a Ponza un camion con un insolito carico di una quarantina di pneumatici, fornito dalla ditta Delle Donne di Formia, prontamente rassicurata sulla bontà dell’operazione dagli organizzatori. E il giorno dopo, le prime conferme mentre prendevano posizione per la manifestazione autorità e mezzi della Marina Militare nonché sub impegnati nel recupero a mare. E, ancora, oggi, Marevivo che è intervenuta correggendo i dati del recupero: dai 200 iniziali pneumatici dichiarati a un più congruo numero di 100.

Si poteva restare in silenzio ed evitare lo scandalo ma molti isolani, giustamente orgogliosi, non hanno accettato di venir dipinti dalle telecamere come maleducati e dediti a gettare pneumatici a mare, almeno non nelle quantità che erano state ammassate in banchina e in via Memozio, dove è stato da subito evidente come quelli importati non avessero i segni della lunga permanenza in mare.

Rivelato l’intoppo è stata una corsa a smarcarsi sulla responsabilità di questo insolito trasporto, da Marevivo al presidente della Pro Loco, Emilio Aprea, al sindaco Piero Vigorelli. La giornata doveva essere una festa dell’ambiente, si è trasformata in una figuraccia. Nazionale considerata la presenza di un Ministro della Repubblica.
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