
di Sabaudia
E anche del Mab non si parla più. Questa è la sensazione dei consiglieri di minoranza che nel corso dell’ultimo consiglio comunale avevano accettato di sospendere la mozione inerente i dubbi sul quello che significherà la transition area, ed i modo particolare la perimetrazione, in cambio di una conferenza dei capigruppo in cui apportale le dovute modifiche al protocollo approvato dalla sola giunta, per l’appunto sulla transition area. La conferenza dei capigruppo non arriva e intanto i giorni passano e la polemica sul Mab si attenua. Almeno fino ad oggi, visto che l’opposizione è ripartita alla carica e questa volta senza possibilità di mediazione.
Infatti, i consiglieri Giada Gervasi (Cittadini al Lavoro), Salvatore Schintu (Moderati per Sabaudia), Roberto Bordignon (Viva Sabaudia Viva), Giovanni Secci (Forza Italia), Luca Mignacca (Forza Italia) e Emanuele De Piccoli (Forza Italia) hanno firmato congiuntamente la richiesta di convocazione urgente del Consiglio, previa però convocazione della Conferenza dei capigruppo per una nuova proposta di deliberazione da sottoporre all’assemblea comunale.
Nel documento si fa riferimento nuovamente agli articoli 5 e 42 dello Statuto comunale in cui si esplicita come il consiglio comunale sia l’organo compentente in materia decisionale quando si tratta di pianificazione del territorio, un “dettaglio” ignorato visto che il protocollo sulla perimetrazione relativa la transition area è passato solo in giunta. Si chiede poi alla giunta di revocare 74 del 3 dicembre 2013 e numero 11 del 18 febbraio 2014, e di conseguenza revocare ogni attività amministrativa messa in atto fino ad oggi tesa al riconoscimento dell’ampliamento della biosfera Circeo del programma Mab Unesco in assenza di :
a) Apposita deliberazione di indirizzo del consiglio comunale quale organo competente in materia
b)Apposito regolamento immodificabile circa le modalità di gestione e conservazione del sito riserva della biosfera Circeo del programma Mab Unesco approvato dal consiglio comunale di Sabaudia
c)Uno studio propedeutico di fattibilità e di classificazione delle attività esistenti e di sviluppo all’interno dell’area.
d)Di formare una consultazione della popolazione ai sensi degli articoli 5 e 42 dello statuto comunale, essendo coinvolti nella scelta da operare, interessi diffusi dell’intera popolazione.
In sostanza in consiglieri di minoraza chiedono che vengano messe nero su bianco una serie di cose. Innanzitutto garanzie per il futuro onde evitare che vengano apposti nuovi vincoli nel caso cambi la normativa europea rispetto alle transition area. Viene poi chiesto uno studio di fattibilità perchè nessuno ha specificato se le attività esistenti, per la maggior parte aziende agricole o piccole industrie, rischiano di doversi comunque adeguare perchè incompatibili con quanto già previsto. Quindi pur non introducendo nuovi vincoli potrebbero lo stesso esserci problemi. Infine, tra le righe si legge chiaramente che il referendum cittadino sull’argomento Mab è dietro l’angolo, tutt’altro che un’ipotesi remota. I cittadini potrebbero quindi essere chiamati presto ad esprimere la loro volontà sulla transition area.