San Felice Circeo, ospedali da tutelare: il comune prende posizione

ospedale terracinaServizi ospedalieri ai minimi termini, anche il comune di San Felice Circeo prende posizione. E’ quanto stabilito solo pochi giorni fa durante l’ultimo Consiglio comunale. Nonostante il numero ridotto di partecipanti, il numero legale è stato raggiunto e la delibera avente come oggetto l’attuale situazione al presidio ospedaliero di Terracina, è passata.

Nel documento si impegna sostanzialmente il sindaco a “a ribadire, nella conferenza dei Sindaci della Provincia di Latina, durante la quale dovrebbe essere insediato il nuovo Direttore Generale, i seguenti argomenti:


A. Abolizione della macroarea 3 che ci vede, oggi, accorpati al San Camillo di Roma, come DEA di riferimento, e istituzione del DEA di II livello sull’Ospedale Goretti di Latina;

B. Preservazione dell’organizzazione della rete ospedaliera e sua articolazione in tre presidi, Nord, Centro e Sud con DEA di II livello Latina e DEA di I livello su Formia;

C. Tutela del P.O. Centro, come unità organizzativa autonoma;

D. Difesa del modello d’integrazione tra realtà ospedaliera ed universitaria che, su Terracina, si è dimostrata efficace nell’arricchire l’offerta di servizi alla salute;

E. Ulteriore sviluppo dei servizi della rete territoriale, lavorando sul modello strategico dei percorsi assistenziali, finalizzati a realizzare la continuità ospedale-territorio.

Insomma, quello che già c’è non si tocca, casomai sarebbe meglio investire, per migliorare l’offerta, sull’università ed anche un una rete territoriale che garantisca una migliore assistenza il che andrebbe a preservare e perchè no ad integrare i posti di lavoro. La realtà per ora, rispetto al modello organizzativo, dagli ospedali ai punti di primo soccorso è differente.