
Il fenomeno dell’erosione sul lungomare di Sabaudia è doppio. Da un lato c’è il mare, dall’altro l’acqua piovana che dalla strada solca la duna. Lato bufalara, non è difficile notare ancora quelle transenne posizionate tra novembre e dicembre 2013 per segnalare i cedimenti della carreggiata anche in prossimità di quelle canalette che dovrebbero fare defluire l’acqua a mare proprio per evitare fenomeni erosivi e cedimenti. Questo non accade, sia dove le canalette sono state realizzate in cemento che dove ci sono quelle in legno che in molti punti hanno ceduto. I volontari dell’Anc, coordinati dal maresciallo Cestra hanno segnalato “all’altezza della penultima piazzola di sosta prima di giungere alla bufalara per chi proviene da Sabaudia,lato mare, una struttura in legno che incanalava l’acqua piovana verso la spiaggia danneggiata a causa della pioggia torrenziale della notte e il forte vento che ha letteralmente portato via l’intera struttura e divelto la staccionata in legno di protezione”. Per questo i volontari hanno apposto il nastro bicolore onde evitare che qualcuno si facesse male.
Situazione diversa al canale Caterattino insabbiato lato mare da ieri. Un dragaggio sbagliato? Forse resta il fatto che anche in questo caso serve un intervento urgente. Resta inagibile, sullo stesso tratto lato strada anche una parte di passerella in legno collassata verso il canale. Anche in questo caso è stata posizionata una transenna che non serve tuttavia a molto.