Tentato omicidio a Monte San Biagio, ascoltati in aula gli agenti che seguirono le indagini

referndum giustiziaSono stati ascoltati questa mattina, presso il Tribunale di Latina, gli agenti che il 15 aprile 2013 arrestarono Biagio Rizzi e suo figlio Giuseppe con l’accusa di tentato omicidio ai danni di un loro parente. I poliziotti, davanti al collegio presiduto dal giudice Lucia Aielli, hanno ricostruito le indagini che portarono al fermo dei due imputati, difesi dagli avvocati Angelo Palmieri e Sinuhe Luccone.

L’udienza è stata quindi rinviata al prossimo 13 maggio per la perizia della dottoressa Setacci in merito alla gravità della ferita da arma da taglio. Sergio Trani fu infatti accoltellato alla fine di una discussione relativa ad una eredità.  La lama si spezzò su una costola della fortunata vittima, non riuscendo a fare ulteriori danni. Secondo la difesa, che ha nominato un suo perito, il dottor Manciocchi, non si trattò di tentato omicidio, ma di lesioni.


La lite sulla spartizione dell’eredità andava avanti da anni. A farne le spese Sergio Trani, 60 anni, che era stato raggiunto nel suo appezzamento di terreno dal cognato Biagio Giorgio Rizzi di 63 anni e dal nipote Giuseppe di 29. L’uomo sarebbe stato prima malmenato, accoltellato e poi lasciato senza aiuto dai due imputati e avrebbe raggiunto da solo il pronto soccorso dell’ospedale di Fondi, dove era stato operato per estrarre la lama.

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