Associazione a delinquere al Comune di Formia, più di 50 coinvolti. E l’ex consigliere Calvano torna in Italia per “collaborare”

*Il Comune di Formia*
*Il Comune di Formia*

Se piove, diluvia! In queste ore di passione, non solo per il venerdì Santo appena trascorso, il terremoto che ha colpito il Comune di Formia sembra stia aumentando di intensità. Perchè agli attuali venti indagati nell’ipotesi di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla concussione, all’abuso di ufficio e al falso ipotizzata dalla Procura di Latina se ne starebbero per aggiungere degli altri. Verosimilmente potrebbero alla fine essere più di cinquanta.

*Totò Calvano*
*Totò Calvano (foto TeleFree.it)*

Ma c’è un’altra notizia che potrebbe far tremare le gambe a qualcuno. Perchè Totò Calvano, ex consigliere comunale nel grupo degli autonomi, ed anche lui tra i venti indagati della Procura di Latina, avrebbe deciso di tornare dal suo lungo viaggio all’estero per collaborare con l’autorità giudiziaria e quindi facilitare le indagini.


Va detto che sull’allontanamento di Calvano da Formia, avvenuto in corrispondenza della campagna elettorale dell’anno passato, sono circolate molte voci che, in ogni caso, non hanno mai dato conferma sulle reali motivazioni di questo ‘esilio’.

*La Procura della Repubblica di Latina*
*La Procura della Repubblica di Latina*

In ogni caso il suo avvocato, Luigi D’Anna, ha fatto sapere della volontà del suo assistito di tornare per chiare la sua posizione, e non solo, su quello che sembra un sistema molto articolato e ben collaudato che vedrebbe i protagonisti gestire i rapporti all’interno della cricca con favori, clientele ed elargizioni, stando alla contestazione del reato di corruzione. Così, allo stesso modo, l’ipotesi di concussione lascia pensare all’abuso o allo sfruttamento del proprio potere politico ed istituzionale finalizzato ad ottenere denaro o altri beni. Tutto, secondo la Procura di Latina, reiterato nel tempo, organizzato e legato ad alcune vicende ben precise, non solo le più note come Aurora Immobiliare o Pastificio Paone, ma fatti registrati anche nelle aperture di supermercati, o controlli alle attività commerciali.

Si attendono a questo punto le prossime settimane per capire cosa accadrà, anche perchè nonostante la gravità dei reati ipotizzati dalla Procura, finora non ci sono state misure cautelari per nessuno dei venti già raggiunti dalla richiesta di elezione di domicilio.

Tuttavia non è escluso che possa verificarsi in seguito, quando potrebbero aggiungersi nuovi indagati.

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