Si discuterà mercoledì mattina davanti il Riesame il ricorso, presentato dall’avvocato Enzo Biasillo, contro la misura cautelare nei confronti del 46enne autotrasportatore foggiano Donato Del Grosso, che a metà aprile si era costituito a Fondi dopo aver saputo del mandato di arresto a proprio carico.
Un mandato spiccato per il coinvolgimento nell’operazione interforze ‘Black Land’, finalizzata a smantellare un sodalizio che secondo le indagini di Dia e carabinieri era dedito al traffico illecito di rifiuti speciali illegalmente ‘tombati’ tra Puglia, Basilicata, Molise e la stessa Campania.
Nello specifico, Del Grosso sarebbe stato, a suo dire in maniera inconsapevole, uno degli autisti dei ‘camion dei veleni’ al centro di un business milionario che avrebbe portato all’indiscriminato interramento di 12 quintali di rifiuti, in prossimità di zone agricole ed archeologiche, laghi e corsi d’acqua.
A Fondi l’uomo, attualmente rinchiuso nel carcere di Latina, era giunto da qualche giorno in seguito all’omicidio del fratello Pasquale, pure lui tra gli indagati nella ‘Black Land’.
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