Latitante del clan Amodio-Abrunzo si nascondeva a Fondi, arrestato. Pensava che i carabinieri fossero killer

*Scorcio aereo del litorale di Fondi*
*Il buen retiro del litorale*

Come sfuggire ai sicari del clan rivale? Come scappare dalle maglie delle forze dell’ordine? Semplice: venendo a nascondersi, provviste alla mano, a Fondi.

Questo, il pensiero che ha guidato nella Piana il camorrista in fuga Vincenzo Vilmi, 37enne ricercato dalle forze dell’ordine per associazione mafiosa ed estorsione, latitante dallo scorso 15 aprile.


E’ finito in manette martedì mattina, assieme ad un complice, al culmine di un blitz effettuato dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata: si era rintanato in un appartato villino nell’area litoranea di Capratica, affittato a nome della madre per trecento euro mensili.

*Blitz a Capratica*
*Blitz a Capratica*

PAURA DEI SICARI – Un ‘buen retiro’ in cui a quanto pare intendeva restare un bel po’, dato tra frigo e dispensa c’erano provviste per mesi. Addirittura, per le ultime festività, era stato anche raggiunto da alcuni familiari, alloggiati in uno stabile vicino al suo.

Peccato che i militari avessero individuato Vilmi da una settimana, continuando nei giorni servizi di appostamento h24. Fino alla decisiva irruzione che ha portato al fermo, con il ricercato, disarmato e senza auto, che non ha opposto alcuna resistenza. Ed anzi a un certo punto, resosi conto che quelli sull’uscio erano ‘veri’ carabinieri, ha tirato un sospiro di sollievo e ringraziati: come lo stesso ha spiegato alle forze dell’ordine, credeva che a beccarlo fossero venuti i killer del clan rivale.

*Scampato alla *
*Scampato alla faida*

GUERRA TRA CLAN – Ovvero i sicari della famiglia Cuccaro, da tempo in lotta col clan del 37enne, gli emergenti Amodio-Abrunzo, per il predominio sul quartiere Barra di Napoli, tra le ‘zone rosse’ al centro di faide sanguinarie. Proprio una faida, al centro della fuga dell’uomo fino a Fondi: lo scorso ottobre, in una sala giochi, gli Amodio-Abrunzo ammazzarono uno degli elementi di spicco del sodalizio rivale, Giovanni Bottiglieri; poi, l’8 di aprile, la risposta, con il pregiudicato Salvatore Abrunzo, tra i sodali del latitante arrestato, colpito dalla bellezza di 12 pallottole.

Proprio Salvatore Abrunzo, tra i destinatari delle dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere del 15 aprile, per associazione a delinquere, estorsione ed omicidio, il tutto aggravato da modalità mafiose. Un’operazione a cui Vincenzo Vilmi era sfuggito per pura casualità, non essendo in quei momenti a casa, decidendo subito dopo di venire a Fondi e darsi alla macchia.

FAVOREGGIAMENTO – Al momento del blitz dei carabinieri, con il 37enne camorrista c’era anche il 41enne Ivan Cirella, arrestato con l’accusa di favoreggiamento. Entrambi, espletate le formalità di rito, sono stati trasferiti in carcere a Roma. Proseguono intanto le indagini per accertare l’eventuale presenza, a livello locale, di persone che abbiano in qualche maniera favorito la latitanza.