Non bastassero le polemiche sul tramezzo fantasma e sulla nomina del responsabile della Municipale, a Lenola adesso si profila una guerra politica anche sulla scuola. Nello specifico, sulla riapertura delle elementari nel plesso ‘Tatarelli’ di via Lago, a suo tempo chiuso su richiesta dei vertici dell’istituto comprensivo ‘Amante’ per motivi logistici e di costo, accorpando le classi presso la struttura di via del Mare.
Un nuovo corso che da qui a qualche mese l’amministrazione del sindaco Andrea Antogiovanni è intenzionata a stoppare, ritornando all’antico: con una comunicazione dello scorso 6 marzo al dirigente scolastico dell’‘Amante’, nel chiedere lo sgombero di alcuni locali di via Lago per dei lavori di messa in sicurezza, veniva evidenziata l’intenzione di trasferire nuovamente lì le elementari a partire dal prossimo anno scolastico.
E non se ne capisce bene il motivo, come sottolineato anche dallo stesso dirigente scolastico, Annarita Del Sole, in una nota di risposta invita al Comune: “Considerati i vantaggi ottenuti in questi due anni e la soddisfazione espressa dalle famiglie rispetto al nuovo assetto dei plessi – recita uno degli stralci – appare francamente non comprensibile la decisione di voler ‘riconsegnare’ i locali in questione per poter ospitare le classi di scuola primaria”.
Ai dubbi della Del Sole, sono seguiti quelli della minoranza in consiglio comunale. “Sappiamo per certo che il prossimo anno avremo una classe in meno e come abbiamo più volte sottolineato, non solo non sono cambiati i presupposti che all’epoca resero costo efficacia l’accorpamento di elementari e medie nell’unico plesso di via del Mare, ma addirittura in via del Mare aumenterebbero gli spazi disponibili. E infatti la risposta del direttore scolastico, datata 14 aprile, è di tutt’altro avviso rispetto a quello del nostro primo cittadino”.
Le civiche ‘Lista per Lenola’ e ‘Movimento Civico’, ne sono convinte: l’amministrazione andrà avanti senza se e senza ma nel paventato ritorno alle origini. “Non terrà minimamente conto delle perplessità della preside e tenterà di andare dritta per la sua strada, perché deve tener fede alle promesse elettorali”. Promesse elettorali che, per l’opposizione, sarebbero legate ad interessi di qualche “parente stretto” del già contestato assessore Paola Izzi.
“Certo il sindaco ha i numeri per andare avanti, ma deve avere il coraggio di farlo contro una chiara volontà popolare e i cittadini devono sapere che tale operazione non sarà indolore per le proprie tasche e avrà serie ripercussioni sulla sicurezza stessa degli alunni”, dicono ancora dall’opposizione, che poi si rivolge direttamente ad Antogiovanni. “Le riconosciamo il merito di aver fatto assegnare alla nostra comunità una bella somma per la messa in sicurezza di quello stabile, ma non sarebbe stato più saggio ottenerli per migliorare il plesso di via del Mare? In questo modo si che avrebbe reso un servizio alla collettività. La strada che ha voluto intraprendere le potrebbe costare caro in termini politici, per non parlare di rischi connessi con altri aspetti: lavori di messa in sicurezza che prevedono modifiche strutturali e cambi di destinazione d’uso di locali che poco hanno a che fare con la sicurezza; danni erariali per maggiori spese per la riapertura di un plesso appena chiuso in assenza di cambiamenti dei presupposti che ne avevano consigliato la chiusura”.
Nel frattempo, sull’osteggiato ritorno della scuola primaria in via del Mare, i due raggruppamenti civici di minoranza hanno annunciato l’intenzione di coinvolgere direttamente i genitori degli alunni, con un dibattito pubblico dove invitare lo stesso dirigente scolastico Del Sole e tramite una petizione.
La nota inviata dal dirigente scolastico dell”Amante’ all’amministrazione
