Vendita dell’ex Orsal, processo rinviato al prossimo anno

tribunale di latina sliderE’ stato rinviato al 14 gennaio 2015 il processo relativo alla vicenda della vendita dell’ex Orsal, a Latina. Questa mattina, presso il Tribunale del capoluogo pontino, davanti al collegio presieduto dal giudice Pierfrancesco De Angelis, sono state acquisite alcune dichiarazioni fornite, all’epoca delle indagini, dall’allora sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo.

L’area di viale XVIII Dicembre era stata ceduta dal Consbonifica a un privato, per la somma di 350mila euro, soltanto qualche giorno prima della sentenza del Tribunale relativa al contenzioso tra l’ente di Corso Matteotti e il Comune, che obbligò il Comune stesso a pagare un milione e 800mila euro come risarcimento al Consorzio per l’esproprio dell’area avvenuto venti anni fa da parte dell’amministrazione. L’imprenditore Palumbo pagò i 350mila euro e non solo si aggiudicò un’area al centro del capoluogo pontino ma, come nuovo proprietario, ebbe diritto al risarcimento deciso dal Tribunale.


Sul banco degli imputati i vertici del Consbonifica del capoluogo pontino Riccardo Spagnolo e Guido Di Fazio e l’imprenditore Egidio Palumbo, nel frattempo deceduto, coinvolti nella discussa cessione dell’ex Orsal e accusati, a vario titolo, di abuso d’ufficio, truffa e falso.

Era stato invece emesso decreto di archiviazione per tutti gli altri indagati, difesi dall’avvocato Giorgio Granato: sette consiglieri del Consbonifica e il consulente tecnico incaricato dal Consorzio di svolgere una stima sul valore dell’area, per difetto dell’elemento psicologico.