Epurazione e maxi causa di lavoro, dopo la Slm Montera cade su Promuovi Italia

A Latina la Società logistica merci non è riuscito a farla funzionare: così il destino lo ha portato – lasciato il capoluogo pontino – in ‘Promuovitalia’ , la società creata nel 2005 per fornire assistenza tecnica alla direzione turismo e alla direzione incentivi alle imprese del ministero delle attività produttive.
Qui l’avvocato calabrese Francesco Montera ha imperato sino a quando la spending review non ha deciso di troncare di netto la sua carriera, licenziandolo nelle more di quella che è sembrata- più che una riorganizzazione- una vera e propria epurazione.
Forse un pizzico di giustizia dopo il nulla di fatto combinato in terra pontina.
L’accusa con cui è stato defenestrato è di quelle per cui nessuno – al giorno d’oggi – dubiterebbe che non possa essere vera: Montera si sarebbe alzato lo stipendio da solo ( in realtà c’era il via libera del Cda) e della sua presunta condotta truffaldina si sarebbero giovati anche i sui più stretti collaboratori.

latina-620x465La vicenda è rimbalzata sulle colonne del quotidiano ‘La Repubblica’ qualche giorno fa, quando il giornale di Ezio Mauro titolava in maniera inequivoca ‘ Al manager pubblico 362mila euro in più: busta paga manipolata’. In questo clima di caccia alle streghe tanto basta per la gogna mediatica. Secondo le risultanze dell’audit interno, Montera avrebbe raggiunto la ragguardevole cifra di 260mila euro l’anno.
Tutti i vecchi dirigenti vengono licenziati, ovviamente, al culmine di una vicenda nata nel 2012, quando cominciato le frizioni tra la dirigenza ed il nuovo Cda presieduto da Costanzo Jannotti Pecci, che fa di tutto per togliersi di torno Montera ed i suoi uomini, sino ad arrivare a controllare la loro posta elettronica, violazione denunciata ufficialmente dagli epurati. Per giunta i nuovi vertici – poi denunciati – hanno messo alle strette un altro dipendente cercando di estorcergli una confessione su chi avesse aiutato Montera con i presunti ‘auto aumenti’.


Francesco Montera
Francesco Montera

Sino a qui la versione sino ad oggi raccontata, ma dietro tutti gli scandali potrebbe nascondersi un’altra verità. Ed è quella scritta in un documento riservato al capo di gabinetto del ministero del Turismo e beni culturali, in cui Nicola Favia, ex membro del Cda, relazionava sulla vicenda in corso all’indomani del repulisti alla cui regia si sarebbe trovato l’allora ministro Bray.
Qui il consigliere scrive che di elementi a carico di Montera ce n’erano ben pochi, mentre peggiore sembrava la situazione di un altro dirigente ( Bussandri) che aveva affittato a Promuovitalia degli immobili di proprietà della madre.
Insomma se Montera è i male assoluto ( gli elementi a sua difesa maggiori di quelli a suo carico) c’è addirittura chi lo supera in Promuovitalia.
Favia descrive il caos in cui è piombata l’azienda, proponendo la nomina di un commissario: cosa mai avvenuta.
Al di là delle beghe interne, rimane enorme sconcerto per il vero risultato finale di tutta l’operazione ‘trasparenza’ che culmina con una maxi causa di lavoro che costerà a Promuovi Italia la bellezza di due milioni e mezzo di euro se tutte le richieste dei licenziati verranno accolte. E per  Montera il conto equivarrà a 700mila euro. Ma con la spending review non si doveva risparmiare?