Turismo, litorale e polemiche a Fondi: De Meo replica piccato a Fiore

*Salvatore De Meo*
*Salvatore De Meo*

Polemiche gratuite, per l’amministrazione di Fondi, quelle del consigliere del Partito democratico Bruno Fiore sulla zona a mare, seguite all’intervento del sindaco Salvatore De Meo nel corso dell’incontro sul turismo organizzato dal movimento ‘Io Sì’. Un’interpretazione “pro domo sua”, la bollano dalla casa comunale.

“Pur conoscendo dettagliatamente il nostro operato in tale ambito, per il gusto della polemica politica giunge a negarlo attribuendo un significato di parte a frasi decontestualizzate”, dice il primo cittadino.


Il quale passa poi in rassegna tutti i punti toccati dall’esponente Pd, sgonfiandoli a sua volta: “E’ ovvio che voglia limitare la sua analisi politica ai quattro anni di questa amministrazione e a quelle che l’hanno preceduta a guida del centrodestra, facendo finta di non sapere che il problema va ben oltre l’arco temporale degli ultimi quindici anni, soprattutto se si considera che il Prg del 1973 stabilì che i comparti edificatori dove si sarebbe dovuto prevedere lo sviluppo turistico erano quelli a monte della Flacca, senza comprendere che buona parte di essi erano già gravati da uso civico e da una edificazione spontanea che di fatto già allora ne comprometteva la possibilità di sviluppo. Fiore – continua De Meo – non mette in luce come il tema dell’uso civico abbia condizionato notevolmente e per decenni lo sviluppo turistico della città e in particolare della costa. E non fa emergere l’indiscutibile l’impegno delle amministrazioni di centrodestra, con particolare riferimento a quella attuale che, anche con il contributo di altre forze politiche, hanno affrontato con determinazione la questione attraverso una serie di atti di indirizzo che costituiscono un punto certo per poter iniziare a programmare interventi specifici di sviluppo turistico”.

*Bruno Fiore*
*Bruno Fiore*

Dall’uso civico all’abusivismo edilizio: “Dovrebbe ricordare che ha avuto il suo picco massimo negli anni ’80 e che è stato affrontato di petto in modo particolare dalle amministrazioni Parisella procedendo a circa 200 demolizioni e tuttora sussiste la massima attenzione dell’amministrazione a mia guida, esplicitata anche con la sottoscrizione di uno specifico protocollo d’intesa con la Procura per costituire un tavolo tecnico teso a monitorare il territorio e intervenire in maniera congiunta con le necessarie demolizioni”.

Altro argomento caldo, le strutture ricettive all’aperto: “Il consigliere Fiore dovrebbe ricordare che avrebbero dovuto essere censite e perimetrate nel 1985, invece solo con l’amministrazione Parisella abbiamo iniziato a condividere tale finalità e in seguito, anche con la condivisione di altre forze politiche, questa amministrazione ha proceduto all’approvazione della variante, senza la pretesa di sanare qualcosa ma con l’obiettivo di stabilire regole per chi ha determinati requisiti”.

*Luigi Parisella, predecessore di De Meo*
*Luigi Parisella, predecessore di De Meo*

De Meo calca deciso su un concetto: nessun immobilismo, da parte del centrodestra. Anzi: “La variante per le strutture ricettive all’aria aperta, gli interventi di riqualificazione in località Guado Bastianelli e Ponte Baratta, la salvaguardia di una fascia di rispetto in prossimità della duna al fine di realizzare opere pubbliche per una migliore fruibilità del litorale e, non ultimo, le reintegre dei terreni di uso civico per pubblica utilità e il Piano di Utilizzo dell’Arenile, per il quale è in corso di discussione il regolamento propedeutico alla emanazione dei bandi, sono tutti risultati concreti raggiunti da questa amministrazione”.

Immancabile, parlando di litorale, la fantomatica Marina: “Perché Fiore continua a travisare il senso della ‘Marina di Fondi’, che non fu un ‘progetto’ come continua a sostenere da anni ma un concorso d’idee i cui spunti hanno rappresentato una presa di coscienza delle potenzialità del nostro territorio ed un incentivo alla razionale programmazione urbanistica del litorale? Ed è proprio in questa direzione che si inserisce il Piano della Mobilità, che non è ‘un libro dei sogni’ e che infatti tra pochi giorni approderà in Commissione Urbanistica e successivamente sarà portato in consiglio. E, a dispetto di quanto egli afferma, spiace fargli rilevare che una variante urbanistica non necessita di copertura economica… Questa procedura di variante ci consentirà di chiedere finanziamenti, così come avvenuto per il Plus, per la realizzazione di infrastrutture”.

Ricordato come “il Piano Territoriale Paesistico Regionale del 2008” abbia di fatto “azzerato il nostro Prg rendendo più complessa una organica programmazione del territorio”, il sindaco di Fondi passa infine a puntualizzare il senso del concetto di turismo che si sta portando avanti: “Lo sviluppo turistico non deve essere inteso solo in riferimento al litorale, ma in un’ottica di valorizzazione del territorio nel suo complesso, che si è esplicitato anche nella redazione, d’intesa con la provincia, di un Piano della Mobilità comprensoriale con l’individuazione di percorsi esistenti da adibire a piste ciclabili che collegheranno Fondi alla costa. E, ancora, in interventi di marketing territoriale, comunicazione, promozione della cultura dell’accoglienza e di eventi che facciano da volano alle nostre bellezze e contribuiscano alla valorizzazione delle tipicità enogastronomiche”.

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