Regione Lazio: il Pd restituisce 40 mila euro, ma i grillini sono già a quota 372mila euro

“Il gruppo del Partito Democratico del Lazio ha restituito 40.000 euro dei fondi per le spese di funzionamento assegnate ai Consiglieri regionali. È un messaggio importante di serietà e attenzione nell’utilizzo delle risorse pubbliche, in un momento di forti sacrifici che tutti i cittadini stanno affrontando”. Lo afferma il segretario Pd Lazio Fabio Melilli. Una dichiarazione trionfante, che cerchiamo di capire meglio, anche se, come vederemo, i numeri dei democratici rappresentano briciole rispetto a quanto la politica potrebbe fare realmente per non pesare sulle tasche dei cittadini.

“Alla seria azione di razionalizzazione avviata dal Presidente Zingaretti e dal Presidente Leodori sui costi di tutta la struttura amministrativa, con forti risparmi nelle spese di Giunta e Consiglio Regionale e una drastica riduzione di incarichi in Enti e Società partecipate, si aggiunge questo segnale importante dei Consiglieri regionali del nostro Partito – sottolinea – Questa è la giusta risposta di buona politica contro la demagogia e il populismo sempre più preoccupanti. Come Partito Democratico dobbiamo essere capofila e proseguire su questa strada”.
Nel dettaglio la rendicontazione del gruppo Pd alla Regione Lazio, ovvero da aprile a dicembre 2013 registra una spesa di 274.182 euro per il personale e 128.173 euro per il versamento delle ritenute fiscali e previdenziali.


*Regione Lazio*
*Regione Lazio*

Il rimborso spese per  missioni e trasferte segna un decisivo zero. Così come le spese per l’acquisto di buoni pasto del personale del gruppo. La gestione del sito web è costata  solo 751 euro, mentre quella per le consulenze – dove si specifica compreso il commercialista per la gestione della contabilità – il gruppo regionale dei democratici ha sborsato 16.714 euro. Per spese telefoniche 215 euro, per cancelleria e stampati 3.624 e per la duplicazione stampa 16.213 euro. Ancora spese ridotte all’osso per quotidiani e settimanali (799 euro); spese logistiche, come affitto sale, attrezzature e altri servizi, 242 euro, oneri bancari, 1.306 euro.
acffè, acqua, bevande consumate durante le riunioni per 440 euro, spese sostenute direttamente dai consiglieri tramite un contributo volontario. Zero spese per l’attività promozionale, di rappresentanza e convegni, spese per acquisto o noleggio di cellulari e strumenti informatici o di ufficio.

*Gaia Pernarella all'ospedale Dono Svizzero*
*Gaia Pernarella all’ospedale Dono Svizzero*

I dirigenti democratici, compreso Zingaretti, sbandierano ai quattro venti queste cifre, che però hanno bisogno di essere meglio contestualizzate. Il gruppo dei consiglieri a cinque Stelle – contestatori, sempliciotti, eversivi e rompiscatole quanto volete – dimostrano però che si può fare di più. Ogni bimestre ogni eletto restituisce 2mila euro, arrivando così a far risparmiare 372.500 euro. Il conto quotidiano è tenuto sul sito ufficiale del gruppo www.lazio5stelle.it.
Criticabili ( chi non lo è? ) quanto si vuole, ma in quanto a spending review i grillino  – tra gli eletti anche Gaia Pernarella di Terracina – stanno dando una lezione a tutti.