Questione decoro a Sabaudia, le istanze del Comitato di frazione

DSCF0038Comitato di frazione Molella – Mezzomonte – Palazzo – Sabaudia presieduto da antonio savioli

Portavoce Enzo Cestra


Al signor Sindaco del Comune di Sabaudia

– dott. Maurizio Lucci –

Al capo settore LL.PP. Comune di Sabaudia

– ing. Vincenzo D’Arcangelo –

Al presidente della Provincia di Latina

– Salvatore De Monaco –

Al presidente dell’Ente Parco Nazionale del Circeo Sabaudia

– Benedetto Gaetano

Egregi,
nella mia veste di portavoce del su menzionato Comitato di Frazione, desidero portare a vostra conoscenza quanto segue:
Siamo venuti a conoscenza tramite redazione ANSA di Torino che il Comune approva la revoca riconoscimento a Mussolini non é più cittadino onorario, vedendo i lavori sulla rotonda della Migliara 53 incrocio con via Biancamano dove sono state messe a dimora due piante di sughero tra le altre piante per dare un giusto decoro all’ingresso principale alla città Razionalista, a nostro avviso va dato merito al Sindaco dell’impegno profuso per rendere sempre più bella la nostra amata Sabaudia,però non possiamo accettare che quanto ordinato dal Duce Benito Mussolini a Valentino Orsolini Cencelli in qualità di commissario del Governo dell’Opera Nazionale Combattenti negli anni fra il 1929 al 1935 diresse la bonifica integrale, l’impresa più rilevante resta naturalmente la bonifica delle paludi pontine, sia per la grandiosità,sia per la rapidità con cui venne condotta l’opera ebbe una vasta eco sull’opinione pubblica, sia italiana che internazionale,divenendo uno dei maggiori successi politici di Mussolini, quale prova tangibile della capacità realizzatrice del regime. Ovviamente il costo di tale successo fu molto alto ed ottenuto al prezzo di grandi sofferenze da parte dei coloni. Il Duce durante la fase iniziale del disegno della pianta per la costruzione di Sabaudia ordinò al Cencelli di procedere al taglio della selva di Terracina in linea retta alla maestosa torre Comunale che a suo dire doveva essere notata dai gerarchi di Littoria.DSCF0057
Oggi con stupore vediamo impiantare proprio due sughere che già ora non danno modo di vedere la torre, figuriamoci quanto saranno grandi, il decoro e la pubblicità dei cartelloni “Sabaudia città Giardino” va bene, però la storia è storia e nessuno dico “Nessuno” la può cancellare, aggiungo inoltre che non vorrei che questa azione sia la prima per chiudere la strada definitivamente perché non ha più senso visto che la torre non si vede più, dopo la lungomare Borgo Grappa -Bufalara, la nostra città perderebbe un’altra strada d’accesso, se avvenisse sarebbe un danno economico per i nostri cittadini che verrebbero danneggiati dall’asse Roma – Terracina -Sperlonga. Facciamo appello a tutti i nostri concittadini sabaudiani e non solo di starci vicini e di vigilare costantemente.
DSCF0066Noi vogliamo suggerire al Sindaco di rimuovere dette sughere e magari impiantarle all’interno del Parco Nazionale del Circeo,specialmente lungo la Migliara 53 dove si vedono tantissime piante a terra,poi di decoro per la città non basta abbellire la piazza principale, ha nostro avviso le cose da fare le segnaliamo con le foto allegate.
Non vogliamo passare alla storia che stiamo sputando nel piatto dove i nostri figli lavorano e pagano le tasse , non vogliamo essere alla stregua di Torino che stanno uccidendo la storia.
Siamo certi che le autorità in indirizzo vorranno prendere in considerazione quanto da noi segnalato e rimuovere sia le piante di sughero che tutte quelle situazioni segnalate che non fanno onore alla città.

tt. Benedetto Gaetano –