Contrasto della criminalità organizzata, il consigliere di Fondi Fiore: “Servono uomini e strutture”

*Don Ciotti durante l'incontro a Fondi*
*Don Ciotti a Fondi (foto V. Bucci)*

La lotta alla mafie non può prescindere da uomini con competenze specifiche e strutture. Un concetto ribadito dal consigliere comunale di Fondi Bruno Fiore a poche ore dall’incontro di venerdì  col prete anticamorra don Luigi Ciotti, durante il quale il fondatore di ‘Libera’ non ha lesinato cenni alla preoccupante presenza della criminalità organizzata nella realtà locale.

Presenza che, per essere contrastata adeguatamente, dovrebbe poter contare su risorse fattive e concrete, che vadano al di là della preparazione e della determinazione dei singoli. Risorse che al momento ci sono solo in parte.


*Da Stazione a Tenenza, la scorsa settimana*
*Da Stazione a Tenenza, la scorsa settimana*

“Segnali importanti, dal punto di vista di potenziamento degli organici delle forze dell’ordine e di polizia, sono giunte negli ultimi tempi, come l’istituzione della Tenenza dei carabinieri con il potenziamento del suo organico”, scrive il consigliere del Partito democratico. “Tenenza e Compagnia della guardia di finanza, insieme al Commissariato di polizia e al Corpo forestale, rappresentano presidi essenziali per combattere la presenza delle organizzazioni mafiose a Fondi e nel suo comprensorio. Esse oggi si trovano ad operare in locali non adeguati e che hanno costi altissimi di locazione. Lo spostamento del Commissariato all’interno del Mof potrà essere, una volta realizzato, una prima risposta. Ma si pone da subito il problema dei locali della Tenenza”. Che, per Fiore, potrebbe essere ovviato con “la realizzazione di una vera e propria cittadella delle forze dell’ordine”.

*L'attuale Compagnia delle Fiamme gialle*
*L’attuale Compagnia delle Fiamme gialle*

Carenze strutturali, quelle con cui devono fare i conti le forze dell’ordine impiegate sul territorio, a cui in alcuni casi vanno ad aggiungersi ristrettezze di organico. Se i ranghi di polizia e carabinieri, in tempi diversi, sono stati dopo anni di attesa rimpinguati, sul versante della Finanza ci si trova ancora a lavorare con gli uomini contati, rispetto alle reali esigenze.

“Stante proprio la natura degli ‘affari’ che queste organizzazioni gestiscono, il ruolo delle Fiamme gialle risulta quello più delicato e necessario”, continua il consigliere di minoranza. “Si tratta di fare approfondite indagini patrimoniali e finanziarie. Indagini che richiedono personale dedito a questo esclusivo ambito. L’attuale Compagnia dispone sostanzialmente dello stesso organico, come numero di persone, di quello di quando era Brigata. Con tutte le difficoltà che si possono riscontrare nel far fronte a tutte le attività che devono essere svolte”.