Terracina, Ivano Giuliani del Pd: “Inaugurare una stagione politica alternativa alla mefitica situazione attuale”

*Comune di Terracina*
*Comune di Terracina*

Se in medicina l’accanimento terapeutico è considerato un atto eticamente esecrabile in politica ha invece tutti gli attributi e le connotazioni della irresponsabilità.
L’aver dichiarato il dissesto senza peraltro avere, come dimostrato in questi tre anni, alcuna “exit strategy” dallo stesso è il primo vizio sostanziale che ci porta ad esprimere un giudizio così severo e tranciante.
L’aver prodotto il sovvertimento a colpi di maggioranza dello Statuto Comunale, arrecando un grave vulnus al funzionamento delle istituzioni, per modificare il numero e la composizione delle commissioni consiliari e per conferire deleghe a pioggia anche ai consiglieri sovvertendo di fatto il ruolo e la funzione esecutiva propria della giunta con quella di indirizzo politico del Consiglio, ha determinato la completa e più assoluta paralisi del governo della Città.

Da dove e da quali presupposti ripartire per inaugurare una stagione politica diversa ed alternativa alla mefitica situazione attuale, proviamo qui a menzionarne solo alcune:
1. Riformare la macchina amministrativa della Città secondo le istanze previste dalle riforme della pubblica amministrazione degli ultimi anni definendo in modo netto ed inequivocabile i centri di costo, centri di spesa ed i centri di responsabilità attraverso la stesura di obiettivi di risultato chiari, sintetici e misurabili al fine di determinare non solo in modo quantitativo ma soprattutto qualitativo le caratteristiche della spesa corrente e di quella in conto capitale. Passare pertanto dalla sola contabilità finanziaria ad una contabilità economico-patrimoniale-finanziaria in grado di valorizzare tutte le risorse di cui la Città dispone. Va ricordato che nonostante la condizione di dissesto tra trasferimenti da Enti superiori ed entrate attraverso la fiscalità generale il Comune gestisce annualmente circa 50 milioni di euro. Solo efficientando e qualificando in modo certosino la spesa si può riuscire ad accantonare risorse per onorare la condizione di dissesto e programmare l’uscita da esso. La stipula di appalti per servizi smisurati nell’entità e la parcellizzazione incontrollata della spesa, finalizzata prevalentemente alla costruzione del consenso, non aiutano ovviamente il perseguimento di questo risultato. Così come la continua mancanza di liquidità esclude dalla compartecipazione alla spesa quando si debba partecipare a progetti di caratura europea per intercettare fondi cospicui per interventi strutturali importanti quali i PLUS (piani locali per lo sviluppo e la riqualificazione urbanistica).


*Il sindaco Nicola Procaccini*
*Il sindaco Nicola Procaccini*

2. Valorizzare l’intero patrimonio, soprattutto quello storico-architettonico-archeologico, mobile ed immobile della Città. Per quello ingente e definito alienabile, da delibere di giunta tutte da verificare, non fermarsi alla semplice svendita e smembramento ma valorizzarlo pienamente ai fini del concorso all’ammortamento del dissesto, anche attraverso il ricorso a modelli organizzativi e gestionali di partecipazione, per ricavarne attraverso l’attribuzione di vocazioni definite funzioni che arricchiscono la Città oppure attraverso affitti e concessioni risorse certe. Per l’inestimabile patrimonio storico ispirarsi a quanto già fatto in altre città italiane e realizzare, anche attraverso il modello gestionale delle “Fondazioni di Partecipazione”, i Siti Unesco”, i Consorzi Distrettuali”, e l’intervento delle reti di impresa, nel ruolo di sostenitori, una vera economia ed impresa della cultura che se internazionalizzata e messa a sistema, nella dimensione del turismo culturale ed ambientale, sia in grado di veicolare un intero indotto ed apportare ricchezza alla Città e creare posti di lavoro altamente qualificati.

Ivano Giuliani
Ivano Giuliani

Queste sono solo alcune delle cose da fare e sulle quali iniziare ad intraprendere l’interlocuzione con la Città per costruire un progetto politico alternativo all’attuale purtroppo privo di prospettiva e tutto proteso alla ricerca del voto utile al superamento del prossimo scoglio, l’approvazione entro il 30 aprile del bilancio previsionale 2014 e del consuntivo 2013. Non rassegniamoci all’eutanasia dell’amministrazione Procaccini ma prepariamoci per dare una scossa vitale a Terracina.

Ivano Giuliani coordinatore circolo PD Terracina