Gaeta, il Pd promuove iniziativa popolare: “Mitrano chiarisca gli accordi con l’autorità portuale”

"Manifesto elettorale di Stefano Ponticella"
“Manifesto elettorale di Stefano Ponticella”

Ormai le ombre che aleggiano sulla riqualificazione del waterfront di Gaeta, varcano i confini comprensoriali, dove hanno lasciato per strada scontri istituzionali e indignazioni trasversali, per approdare anche a Latina. Questo perché il coordinatore del Pd di Gaeta, Stefano Ponticella, nella sua nota ufficiale diramata nelle ultime ore, ha voluto ricordare il ruolo di delegato del partito all’economia del mare per la Provincia di Latina.

In tal senso monta sempre più la protesta, oramai già diffusa non solo ai Comuni limitrofi, agli operatori portuali, a movimenti, associazioni e consiglieri comunali di Gaeta, ultimo in ordine di tempo il consigliere Matarazzo, perchè ora il Pd potrebbe allargare i confini della lotta per ottenere chiarezza sui progetti, mentre su Gaeta vuole organizzare un incontro pubblico e una iniziativa popolare.


*Il sindaco Cosmo Mitrano*
*Il sindaco Cosmo Mitrano*

E traspare piuttosto chiramente anche dalle parole dello stesso Ponticella che ha affermato: “Mortificante è la giusta sintesi per quello che è accaduto nell’ultimo Consiglio comunale dopo il rifiuto dell’amministrazione Mitrano di discutere le  linee guida per la variante al Piano Regolatore Portuale nel primo consiglio utile.
Tale rifiuto è un atto mortificante per il consiglio comunale e per l’intera città di Gaeta. Il Pd di Gaeta ha sempre ritenuto più serio e proficuo discutere sul tema-porto nelle sedi istituzionali ma l’amministrazione Mitrano ha preferito far decidere ai pochi interlocutori dell’autorità portuale evitando di confrontarsi in Consiglio comunale, organo competente in materia urbanistica e di assetto del territorio.

Mortificante è stato trovarsi davanti alle linee guida all’inizio del Consiglio comunale,  soltanto in quel momento i consiglieri erano messi a conoscenza del documento approvato in autorità portuale. Quello che è accaduto ha comunque del paradossale, il Sindaco,  in un primo momento,  aveva accolto la richiesta ex articolo 60, ossia discutere del punto nel primo consiglio comunale utile,  poi, ha deciso in comitato portuale, ignorando il ruolo e le competenze del Consiglio comunale,  il tutto con una serie di giustificazioni che contraddicono il suo stesso operato.

Porto gaeta 2013Secondo il sindaco, infatti, le linee guida da lui stesso approvate non sono che ‘un libro dei sogni’, sempre per il sindaco, poi, una soluzione da valutare per la delocalizzazione del pontile petroli è quella offshore, in totale contrasto con quanto deciso in comitato portuale. Il problema centrale continua ad essere il rapporto con l’autorità portuale ed i metodi decisionali adotatti in materia di programmazione e pianificazione del territorio senza rispettare la volontà dei cittadini rappresentata dal consiglio comunale.

Il Pd di Gaeta organizzerà un incontro pubblico ed è pronto a sostenere una iniziativa popolare, prevista dallo statuto comunale, per indurre il consiglio comunale a discutere sul tema porto e linee guida, coinvolgendo tutte le forze che hanno a cuore lo sviluppo della nostra città.