Formia, Zingaretti sul centro trasfusionale: “E’ un’eccellenza, potenziamolo”. I movimenti: “Abbiamo vinto, ma vogliamo nero su bianco”

*L'ingresso del Centro Trasfusionale di Formia*
*L’ingresso del Centro Trasfusionale di Formia*

Manca solo l’ufficialità, ma sarebbe stato lo stesso governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti a preannunciare pubblicamente il dietrofront sul decreto 480 del 6 dicembre scorso: quello che di fatto convertiva a semplice centro di raccolta il dipartimento trasfusionale di Formia.

Secondo Zingaretti il centro trasfusionale di Formia è un’eccellenza della sanità regionale che non solo non va toccata, ma va potenziata. Una dichiarazione che trova conferme sulle indiscrezioni secondo le quali proprio stamattina la Regione Lazio avrebbe inviato una nota al neo direttore regionale della Asl di Latina Michele Caporossi, annunciando che quanto disposto dal decreto 480 non avrà alcun effetto sul centro trasfusionale dell’ospedale Dono Svizzero di Formia.


Parte delle firme raccolte in passato
Parte delle firme raccolte in passato

Va ricordato che la battaglia per salvaguardare la vocazione operativa del centro trasfusionale dal progetto di conversione a semplice centro di raccolta, inizia già molti mesi fa. Quando già a fronte dell’ex governatore Renata Polverini di tagliare il servizio trasfusionale, alcuni movimenti e semplici cittadini, tra i quali i promotori dell’iniziativa, gli attivisti del movimento Un’Altra città, raccolsero oltre 14mila firme che portarono all’allora direttore Asl provinciale Renato Sponzilli.

Un’operazione che incassò un successo a tempo. Perché il provvedimento venne solo sospeso, per poi essere rilanciato dallo stesso Zingaretti proprio nel decreto incriminato del 6 dicembre scorso. Anche per questo motivo le semplici dichiarazioni non bastano a chi da tempo conduce questa battaglia a salvaguardia del centro e a tutela dei suoi utenti.

centro trasfusionale buonaSu tutti come detto, Paola Villa di Un’Altra città e Angelo Riccardelli che per portare avanti la sua lotta civica solo qualche mese fa ha fondato un comitato di lotta di emotrasfusi. Una grande accellerata al dietrofront di Zingaretti non può non averla avuta il corteo di protesta, sfilato alcuni giorni fa per le vie di Formia, e al quale hanno partecipato circa duecento persone.

*Michele Caporossi, Asl Latina, manager*
*Michele Caporossi, Asl Latina, manager*

Nelle ultime ore poi sono arrivate prima le parole dello stesso neo direttore Asl Caporossi che, in visita a Formia, ha confermato quanto secondo lui sia importante salvare il centro trasfusionale di Formia, eppoi c’è stata una interrogazione del vice presidente del Consiglio della Regione Lazio Francesco Storace. Qualche giorno fa, inoltre, anche i sindaci del comprensorio hanno fatto cerchio e scritto una lettera congiunta proprio a Zingaretti per intervenire e revocare quanto prescritto dal decreto relativamente al centro trasfusionale.

 

Le reazioni a caldo

Angelo Riccardelli e la segretaria del comitato emotrasfusi
Angelo Riccardelli e la segretaria del comitato emotrasfusi

Tuttavia, sentiti a caldo, gli utenti e cittadini che hanno iniziato questa battaglia già molto tempo fa, sono moderatamente soddisfatti, perchè la paura che si replichi una semplice sospensione momentanea, come in passato, è concreta. Su tutti proprio Paola Villa e Angelo Riccardelli. Quest’ultimo ha dichiarato: “Continuiamo a lottare fino a che semplici voci non diventino documenti scritti nero su bianco. Vinceremo solo quando ci sarà un effettivo annullamento del decreto e non una sospensione che, in passato, non ha fatto altro che rinviare nel tempo la chiusura del centro. Sono tuttavia felice, ma non ci fermeremo”.

*Paola Villa*
*Paola Villa*

Dello stesso tono Paola Villa: “Abbiamo vinto. I cittadini hanno avuto la meglio sulla politica fatta nelle segrete stanze, quella che non conosce le esigenze del territorio, nonostante gli stessi cittadini per mesi hanno cercato di sottolineare quanto fosse importante il centro trasfusionale. Tuttavia abbiamo già visto quanto accaduto con la Polverini: non vogliamo la sospensione, ma una revoca ufficiale di quanto riportato a pagina 233 del decreto relativamente alla conversione del centro in emoteca”.

DAL COMUNE DI FORMIA: Sindaco Bartolomeo: “Una grande notizia. Il primo pensiero va agli emotrasfusi”

*Sandro Bartolomeo*
*Sandro Bartolomeo*

Il Centro Trasfusionale resta a Formia. Lo ha annunciato oggi il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in una nota ufficiale inoltrata al direttore generale dell’Asl pontina Michele Caporossi. In merito alle notizie apparse nelle ultime settimane sugli organi di stampa relative alla presunta volontà di spostare in altra sede il Centro trasfusionale attivo presso l’ospedale Dono Svizzero di Formia, la Pisana si esprime chiaramente: “Non è in programma alcun cambiamento rispetto alla situazione attuale”.

“Ridurre gli sprechi della sanità – recita la nota diramata dal presidente Zingaretti – non vuol dire tagliare sui servizi, soprattutto quando questi sono di fondamentale importanza per i cittadini. Per questo abbiamo accolto le istanze del territorio e questa mattina abbiamo inoltrato al direttore generale della Asl Michele Caporossi una comunicazione ufficiale in tal senso. Oltre ad essere un servizio ineliminabile – ha concluso Zingaretti – il centro di Formia è anche un grande produttore di donazioni di sangue e di una cultura della solidarietà che la Regione Lazio intende preservare e, ove possibile, incentivare”.

“E’ una grande notizia – commenta il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo –, conferma dell’impegno della Regione e del presidente Zingaretti a tutela della sanità di questo territorio. Il primo pensiero va agli emotrasfusi, al presidente del Comitato Angelo Riccardelli, a tutti coloro che, nonostante le precarie condizioni di salute, si sono mobilitati facendo sentire la propria voce. Abbiamo raccolto il loro grido, siamo scesi in strada al loro fianco, abbiamo coinvolto la Regione sottolineando il valore strategico del Centro, le difficoltà imposte al territorio da una provincia stretta e lunga, l’impossibilità dei malati di sostenere lunghi viaggi per garantirsi un servizio vitale e la necessità di non chiudere la porta in faccia ai tanti donatori di questo territorio che dimostrano coi fatti la loro solidarietà. E’ solo il primo di altri importanti risultati che ci siamo prefissi, tra cui il rafforzamento del presidio ospedaliero sud e l’avvio di capillari politiche di prevenzione sul territorio”.

AGGIORNAMENTO

* Da sinistra Dario Colella, Antonio Di Rocco, Nicola Riccardelli, Maurizio Costa e Amato La Mura*
* Da sinistra Dario Colella, Antonio Di Rocco, Nicola Riccardelli, Maurizio Costa e Amato La Mura*

Anche il gruppo consiliare dell’Udc di Formia ha rilasciato una dichiarazione sulla decisione di Zingaretti: “Ci fa piacere che Zingaretti non ci ha tolto ciò che avevamo già ottenuto ma la sua euforia è fuori luogo.