***video***Terracina, i pini di via de Angelis hanno vinto. E con loro i bambini


I pini dell’area adiacente la scuola ‘Giovanni Paolo II’ non si toccano: il messaggio forte è chiaro è arrivato dalla giornata di festa organizzata proprio dalla scuola con l’appoggio entusiasta dei genitori e, soprattutto, dei piccoli alunni.

IMG-20140321-WA0002Un momento di divertimento e di condivisione, ma anche un’occasione per ribadire ancora una volta che quei cinque pini tagliati le scorse settimane proprio non andavano toccati.

E qual è il modo migliore per dirlo se non con un grande girotondo di bambini in onore degli alberi e della natura?

Dal Comune, intanto, assicurano che quei pini tagliati saranno presto rimpiazzati, che non ne verrà toccato nessun altro e che l’area verde sarà adeguatamente attrezzata.IMG-20140321-WA0004

Toccherà fidarsi, memori, però, di quella riunione con maestre e genitori avvenuta circa un anno fa quando l’assessore ai Lavori Pubblici Pierpaolo Marcuzzi, lo stesso di oggi, aveva fatto mettere a verbale l’impegno da parte dell’amministrazione comunale di salvaguardare i pini con l’unica eccezione di quelli che potessero ostacolare l’abbattimento degli ex Prefabbricati in amianto e l’apertura di una strada.

Poi, invece, il taglio improvviso di quei 5 pini che ha messo in allarme i genitori e la scuola.IMG-20140321-WA0005

Sulla questione è intervenuto anche il Wwf Litorale Pontino:

“I recenti avvenimenti che hanno riguardato i pini del giardino contiguo alla scuola Giovanni Paolo II di Terracina sollecitano delle riflessioni da parte di tutti. La sollevazione di insegnanti, genitori, nonni e bambini ha interrotto uno scempio programmato e ha rivelato una grande consapevolezza dell’importanza della presenza di alberi in città a garanzia di una migliore qualità della vita.

esistente, tutti i parchi e le aiuole devono essere oggetto di restauro nei tempi brevi, e poi ogni altro intervento sulle piante dovrà mirare, dopo le opportune analisi delle loro condizioni, alla massima conservazione. intenzione di abbattere una pianta di araucaria di circa 60 anni.

E’ ancora vigente, infatti, l’ordinanza sindacale n.8202 del 10/12/1987 che tra l’altro impone il divieto “ …di abbattere nel perimetro urbano e nei centri abitati dei borghi piante arboree di alto fusto o già ceduate  di qualsiasi specie; nelle zone agricole di abbattere piante arboree ornamentali, con esclusione di piante arboree da reddito, sia da frutto che da legno, comprese quelle costituenti bosco e fasce frangivento.  Il proprietario che ritenga necessario l’abbattimento di alberi pericolanti, vetusti od ammalati, deve farne preventiva richiesta a mezzo lettera raccomandata con R.R. al Comune.  Se entro il termine di 30 giorni il Comune non esprime il proprio parere o non effettua il sopralluogo alla presenza dell’interessato, questi può provvedere al taglio degli alberi. Chiunque trasgredisce l’ordinanza è punito con una sanzione per un importo uguale a 5 volte il valore della pianta abbattuta ed in caso di alberi di particolare pregio paesaggistico, storico o culturale, fino a 10 volte il valore accertato dal Comune.” Nell’interesse collettivo questa ordinanza deve essere ripresa e diffusa fra i cittadini anche per evitare contrasti tra vicini quando uno ritiene arrivata l’ora di liberarsi di una pianta. Il rispetto dell’ordinanza mette tutti d’accordo perché viene prevista l’analisi da parte dei tecnici comunali delle condizioni oggettive in cui versa l’albero; solo se queste risultano ormai insufficienti alla sopravvivenza o rappresentano un pericolo si procederà all’abbattimento”.

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