Milioni di euro di debiti a Terracina, Giuliani del Pd: “Il Comune sull’orlo del precipizio”

*Comune di Terracina*
*Comune di Terracina*

Potrebbe sembrare una metafora oppure semplicemente uno slogan propagandistico lanciato da chi fa opposizione, in realtà è sul ciglio di tale precipizio, una seconda dichiarazione di dissesto ed il perpetuarsi della condizione di dissesto a permanenza, che la Città si sta muovendo.
Una massa debitoria derivata dalla cumulazione negli anni passati di debiti del Comune verso terzi attestata intorno agli 80 milioni di euro.
Altri probabili 10 milioni di euro di recentissima emersione non contemplati nella massa precedente.

Perlomeno altri 27 milioni di euro, come certificato dall’ultima relazione dei revisori dei conti in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione del 2013, di residui attivi cioè somme che al momento il Comune non è ancora stato in grado di recuperare ma che sono comunque già state impegnate nei vari capitoli di spesa e che risultano pertanto come entrate potenziali ed esigibili che corrono il rischio di cadere in prescrizione.
Circa 25 milioni di euro per la stipula di un mutuo con scadenza trentennale richiesto presso la Cassa Depositi e Prestiti.
Altro mutuo per 3 milioni di euro stipulato con la Finanziaria del Coni per la manutenzione e messa in sicurezza degli impianti sportivi.
Appalti che si aggirano intorno ai 10 milioni di euro ciascuno per illuminazione pubblica, trasporto urbano e smaltimento rifiuti, quest’ultimo quantificato come importo per un solo anno.


Procedure per l’alienazione dei così detti beni disponibili incapaci di valorizzare pienamente tale patrimonio e da cui si parte complessivamente con una base d’asta di 5 milioni ed 800 mila euro, irrisoria se contemplata alla luce dell’intera massa debitoria.
La presenza di una quota non proprio irrisoria di titoli derivati ad alta previsione di rischio, i famigerati swap, il cui andamento fino ad oggi favorevole potrebbe in caso di effetto down compromettere in modo irreparabile per l’effetto leva negativo la già precaria condizione delle casse comunali.

Ivano Giuliani
Ivano Giuliani

Un quadro così critico peraltro complicato dall’ancora non avvenuta e opportunisticamente rinviata approvazione del bilancio consuntivo del 2010 determina una condizione così delicata, complessa e fragile per la gestione della quale si dovrebbe disporre di una compagine politica di governo e di una maggioranza consiliare tali da assicurare la messa in essere di misure ordinarie e straordinarie di gestione economico-patrimoniale e finanziaria in grado di condizionare e risanare incisivamente un quadro complessivo oggettivamente complicato.

Se a tutto ciò aggiungiamo l’indisponibilità di risorse per compartecipare all’acquisizione dei fondi per progetti di caricatura europea quali il FESR PLUSS, i soli in grado di rilanciare e riqualificare dal punto di vista ambientale e urbanistico una intera Città e concorrere a delinearne la sua vera vocazione, quella appunto turistica lo scenario si fa ancora più inquietante.
Questi presupposti oggi non sussistono e non si intravvedono nemmeno a breve e a medio termine ipotesi e soluzioni di lavoro credibili, per cui il quadro politico generale delle forze di maggioranza e di centrodestra che hanno guidato e guidano la città si presenta fragile e precario e ne condiziona fortemente le prospettive e le ipotesi di rilancio e ripartenza della stessa.
Città che merita di superare a piè pari la fase di stallo ed inconcludenza attuale e di realizzare un nuovo percorso politico finalizzato alla costruzione di una speranza presente e futura per le giovani generazioni, coagulando intorno ad esso tutte quelle forze proattive che vogliano fare dell’efficienza, efficacia e razionale gestione delle risorse economiche e dell’immenso patrimonio ambientale, storico ed archeologico l’elemento attorno al quale innescare un percorso virtuoso da cui far ripartire il presente e rilanciare il futuro, riemergendo dalla voragine.

Ivano Giuliani Coordinatore Circolo PD Terracina